( MeridianaNotizie ) Roma, 31 ottobre 2014 – Assoluzione per insufficienza di prove dei 12 tra medici, infermieri e agenti della polizia sotto accusa nel processo di secondo grado per la morte di Stefano Cucchi.
“Visti gli articoli 605, 530 comma due del codice di procedura penale – si legge nel dispositivo della Corte d’Assise d’Appello – in riforma della sentenza emessa dalla III Corte di Assise di Roma in data 5 giugno 2013, appellata dal pubblico ministero, dal procuratore generale, dai difensori di Fierro Aldo, Corbi Stefania, Caponnetti Rosita, Bruno Flaminia, De Marchis Preite Luigi, Di Carlo Silvia e Domenici Antonio e dai difensori delle parti civili, assolve Fierro, Corbi, Bruno, De Marchis Preite e Di Carlo Silvia perché il fatto non sussiste dai reati loro ascritti; assolve Caponnetti dal capo C) perché il fatto non costituisce reato e dalle residue imputazioni perché il fatto non sussiste; conferma nel resto l’impugnata sentenza e fissa in giorni novanta il termine per il deposito della motivazione”.
“E’ stato ucciso tre volte”. Così parla Giovanni Cucchi, padre di Stefano, alla lettura della sentenza di assoluzione degli imputati coinvolti nel processo per la morte del figlio. “Lo stato si è autoassolto – sono invece le parole di un’adirata Rita Cucchi, madre del geometra deceduto nel 2009 nel reparto di medicina protetta dell’ospedale Sandro Pertini – l’unico colpevole, per lo Stato, sono quattro mura. Andremo avanti fino alla fine per avere giustizia per Stefano”.
La Redazione
Altre videonews di Cronaca
VIDEO > Calci e pugni in metro B, fermata baby gang: rapinavano e postavano foto su Facebook
VIDEO > Tram del Cuore, la lotta alle malattie cardiovascolari viaggia su rotaie