(MeridianaNotizie) Roma, 20 ottobre 2014 – Una ne fa e cento ne pensa il sindaco Ignazio Marino. Dopo la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali e il contestatissimo blocco a moto e scooter nel Tridente mediceo, il primo cittadino, impegnato nel viaggio della Memoria tra Auschwitz e Birkenau commenta i disagi e i progetti per la viabilità romana: “Il progetto che abbiamo avviato adesso è già abbastanza ampio. Penso che dovremmo dedicarci a una maggiore chiusura al traffico del Parco archeologico centrale. Intendo, ad esempio, via dei Cerchi e, quindi, includere il Circo Massimo interamente insieme al Palatino nell’area archeologica centrale. Questo non solo per rispetto nei confronti dei monumenti ma anche come investimento”. Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine del Viaggio della Memoria, a chi gli chiedeva se entro il suo mandato intendesse allargare le pedonalizzazioni in centro.
“Penso ci siano delle scelte che oggi possano sembrare impopolari ma che tra qualche anno saranno considerate banali e scontate come quelle della pedonalizzazione di piazza del Popolo, di piazza Navona o di piazza del Campidoglio”. Cosi’ il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine della visita a Birkenau del Viaggio della Memoria, commentando l’avvio della pedonalizzazione al Tridente. “Ieri alcuni ragazzi, passeggiando per l’area pedonale di Cracovia, mi hanno chiesto: ‘Perche’ Roma non puo’ essere cosi’?’. Poi un ragazzo oggi mi ha chiesto di riammettere i motorini al Tridente. C’e’ allora una contraddizione quando si dice che un’area davvero limitata come quella che va da piazza di Spagna a piazza del Popolo e le piccole vie limitrofe non si possano percorrere a piedi e poi si arrivi a Cracovia e si apprezzi un’area pedonale molto piu’ ampia. Credo che questa contraddizione parli da sola. Avendola percorsa personalmente sia a piedi che in bici che in auto – ha aggiunto il primo cittadino – sono convinto che se si confrontassero i tempi di percorrenza di un giorno infrasettimanale con la macchina o con il motorino, il tempo e’ sicuramente piu’ lungo che percorrere quel tragitto a piedi godendosi i nuovi marciapiedi, i sampietrini e poter finalmente vedere dall’ingresso del Babuino l’obelisco”.
“Alcuni giorni fa ho incontrato Francesco Rutelli e sorridendo gli ho detto ‘Il vero pedonalizzatore sei tu, non io’. Un cittadino, infatti, mi ha portato due piantine tascabili fatte fare da Rutelli a meta’ degli anni Novanta dove immaginava l’area archeologica centrale e l’area del Tridente pedonalizzata. Nel suo disegno stampato c’era la pedonalizzazione integrale anche di piazza Venezia e via del Teatro Marcello. Per quanto riguarda il Tridente aveva una visione non sbagliata ma forse troppo radicale, ovvero chiudeva anche il tratto di strada che va da Trinita’ dei Monti a Villa Medici scendendo giu’ per la discesa del Pincio in modo da unire Tridente, Pincio e Villa Borghese. Quindi, vedendo il progetto di Rutelli io semmai sono un conservatore dal punto di vista urbanistico”. Cosi’ il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine del Viaggio della Memoria.
La Redazione
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