(MeridianaNotizie) Roma, 3 novembre 2014 – Sedie che volano, bicchieri in frantumi, tende strappate. È quanto accaduto lo scorso 28 e 29 ottobre nel corso del Consiglio Nazionale Ugl, che ha visto l’autoproclamazione do Paolo Capone a segretario generale. Ad una settimana dall’accaduto la lista”Ripartire dal territorio” e il suo candidato, Salvatore Muscarella, ha presentato oggi diffida legale per Paolo Capone, ad astenersi dall’utilizzare il patrimonio Ugl e dato mandato di presentare ricorso civile al tribunale contro l’autoproclamazione “ma ci riserviamo, nel caso di ulteriori elementi, di arrivare al penale”.
Queste le azioni prese e annunciate nella conferenza tenutasi in via Volturno 40 dal candidato a nuovo segretario generale Salvatore Muscarella. Continua, quindi, la “battaglia” all’interno dell’Ugl con Paolo Capone che, al termine del “turbolento” consiglio nazionale di mercoledì scorso, ha dichiarato di essere stato eletto nuovo segretario generale. Polemica proseguita anche ieri sulla sede della conferenza stampa di oggi. Questa conferenza inizialmente si sarebbe dovuta svolgere in via delle Botteghe Oscure ma il segretario autoproclamato – ha detto Muscarella – ha deciso che non si poteva fare a casa nostra e cosi, con grande senso di responsabilità, abbiamo deciso di farla qui. Questa è una pagina molto amara, non si è mai verificato un fatto così grave di autoproclamazione. Non c’è stata nessuna elezione. Nn c’è stata votazione. Il sindacato non è ne’ mio ne’ di Capone ma dei lavoratori. Noi pensiamo che Capone debba fare un passo indietro, un atto di grande responsabiltà dicendo che l’elezione non c’è stata e chiediamo di indire un nuovo consiglio nazionale per andare all’elezione in modo democratico. Capone si è illegittimamente appropriato del titolo di segretario generale”.
“Non c’è stata nessuna elezione del segretario generale – ha continuato Muscarella – perché sia lo Stato sia il regolamento prevedono che il segretario possa essere eletto con due terzi dei consiglieri nazionali. Il giorno del consiglio non c’e’ stata alcuna votazione. C’erano 209 aventi diritti. Al primo appello, con il notaio prtesente, eravamo 178, il quorum è due terzi degli aventi diritto e quindi 139. Noi avevamo già raccolto 78 firme a sostegno della mia candidatura quindi non è possibile che ci sia stata l’elezione. Noi abbiamo contestato subito il modo di agire del presidente dell’Assise che non ha permesso la votazione del candidato Muscarella. Questa pagina ha creato situazioni incresciose anche nei confronti dei nostri iscritti. Non c’è stata una votazione regolare, non si è identificato il numero dei votanti, essendo poi stato invitato ad andare via il notaio”.
“Non si è riuscito a votare il segretario e le immagini lo dimostrano. Durante il consiglio erano presenti persone che non erano consiglieri e già si intuiva che la situazione non era tranquilla. Cosi’ abbiamo chiamato il 113 e chiesto che arrivasse una pattuglia della polizia. Quando sono arrivati si è poi verificato il parapiglia e c’era una telecamera fissa che poteva, quindi, mostrare l’accaduto o riconoscere persone estranee. La telecamera aveva ripreso tutti i volti. L’onorevole Polverini per impedire che la telecamera fosse presa dai carabinieri si è lanciata di corpo e ha gridato: ‘Io sono un deputato, questa telecamera non esce da qui’ e ha fatto in modo che qualcuno estraesse la cassetta e su questo c’è già un’indagine in corso'”. Cosi’ Paolo Varesi, appartenente alla Polizia di Stato e consigliere nazionale Ugl, durante la conferenza in via Volturno 40 sulla questione della votazione del nuovo segretario nazionale. Danilo Scipio, segretario nazionale Ugl del Corpo forestale dello Stato, ha aggiunto: Ho assistito a questa scena e farò un esposto alla polizia”.
Servizio di Cristina Pantaleoni
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