Ridono e scherzano, ma sono arrabbiati: ” Se la scuola è ‘buona’ lo decidiamo noi”.
(Meridiana Notizie) Roma, 12 dicembre 2014 – “Il futuro è nostro, riprendiamocelo”, è il leitmotiv degli studenti che, sfidando il freddo, si sono dati appuntamento alle 9.00 davanti la stazione Piramide per sfilare in corteo fino al Ministero dell’Istruzione. La protesta studentesca nel giorno del grande sciopero parte ha trovato uniti dietro uno striscione con scritte rosse e bianche, studenti delle scuole medi, superiori e qualche universitario. Ridono e scherzano, ma sono arrabbiati, e allora si scaldano facendo montare la protesta, gridando forte contro “chi ci sta rubando i sogni”. “Non permetteremo che il nostro futuro sia reso oscuro, se la scuola è ‘buona’ lo decidiamo noi”, recita un altro striscione, e ancora, “quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere”.
Resistenza contro una scuola “in decadenza”, e “chi si astiene è come loro”, spiegano, accendendo fumogeni e facendo esplodere alcuni petardi. “Lottiamo contro uno Stato che non si assume le proprie responsabilità verso di noi e verso tutti i lavoratori – spiega una studentessa del Liceo classico Tasso – negli ultimi giorni molte scuole di Roma sono state occupate, fra cui la nostra, ci hanno dovuto sgomberare!”. Particolarmente criticato il Jobs Act, recentemente approvato in Parlamento e colpevole di “incentivare la precarietà”. Contro i tagli e la paura di un futuro di disoccupazione, stamattina da Porta San Paolo si alza forte il grido dei ragazzi: “Insieme facciamo paura”.
Il servizio di Diana Romersi
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