(Meridiana Notizie) Roma, 20 giugno 2015 – Famiglie al completo, giovani e meno giovani, piazza San Giovanni si è gremita di cristiani cattolici e di altre confessioni per dire no alla teoria gender.
“Difendiamo i nostri figli. Stop gender nelle scuole”: è lo slogan della manifestazione Family day di Roma contro il ddl Cirinnà, le unioni civili e quelle omosessuali, in difesa della famiglia tradizionale. “Siamo un milione” dicono gli organizzatori, la piazza è al completo e le persone sotto gli ombrelli stazionano anche nelle vie limitrofe.
Dal Vaticano è arrivato il messaggio di “benedizione” del presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, monsignor Vincenzo Paglia. Nella nota ufficiale inviata ai promotori dell’evento – tra cui Mario Adinolfi, la giornalista Costanza Miriano e l’ex esponente Pdl e oggi magistrato Alfredo Mantovano – si sottolinea che “i nostri figli hanno il diritto di essere sostenuti da una famiglia fondata seriamente sul matrimonio”, e per questo il vescovo ha augurato alla manifestazione “un pieno successo, con la certezza che porterà un contributo prezioso alla vita della Chiesa e di tutte le persone che hanno a cuore il bene dell’intera umanità“.
La manifestazione ha sollevato molte polemiche. Il sottosegretario alle Riforme del governo Renzi, Ivan Scalfarotto, che ha partecipato al Milano Pride, la manifestazione per i diritti Lgbt al padiglione Usa a Expo, ha definito il Family Day una manifestazione “inaccettabile”. “Il governo rimanga fuori da queste contese”, ha replicato il coordinatore di Ncd, Gaetano Quagliariello.
Il servizio di Diana Romersi