(MeridianaNotizie) Milano, 29 dicembre 2015 – Oltre 55 milioni di prodotti pericolosi sono stati sequestrati dai finanzieri del gruppo di monza a seguito di attivita’ di contrasto all’importazione ed alla vendita al dettaglio di beni fabbricati in violazione del codice del consumo (d.lgs. 206/2005) e delle normative di settore che fissano gli standard minimi di sicurezza. Il commercio di prodotti pericolosi, oltre a costituire un potenziale elemento di danno per la salute, nuoce anche alle imprese che producono e vendono rispett ando le norma tive tecniche di sicurezza, le quali devono sostenere maggiori costi di produzione per garantire i consuma tori cui i prodotti stessi sono destina ti (come, ad esempio, i giochi per bambini che non possono contenere determinate sostanze chimiche nocive per la salute).
I controlli sono stati progressivamente intensificati in vista delle festivita’ natalizie ed hanno interessato molti negozi di monza e della brianza (ubicati anche all’interno di grandi centri commerciali), che avevano gia’ esposto la merce per la vendita ai consumatori, pronti agli acquisti di articoli e piccoli oggetti da regalo particolarmente richiesti: decorazioni natalizie, luminarie, apparecchi elettrici, fuochi d’artificio, accessori di telefonia, bigiotteria e cosmetici.
Per tutti questi prodotti, provenienti da diversi paesi asiatici, non esisteva nessuna etichetta indicante la provenienza o i canali di importazione, non erano riportate indicazioni sulla composizione o sui materiali utilizzati per la fabbricazione, ne avvertenze in grado di informare i consumatori sulle corrette modalita’ di utilizzo o su eventuali rischi connessi ad un uso improprio. Tra i prodotti sequestrati anche 10.000 capi di abbigliamento contraffatti, come felpe, t-shirt, cappellini, ombrelli e vari tipi di gadget con il logo del brand americano “monster energy”, sponsor del “monza rally show 2015”, importante manifestazione sportiva disputata, a novembre scorso, presso l’autodromo nazionale di monza. 4 persone sono state denunciate alla procura della repubblica di monza per i reati di immissione sul mercato di prodotti pericolosi e contraffazione. Inoltre, sono state contestate violazioni amministrative per circa mezzo milione di euro a carico dei responsabili.
Cristina Pantaleoni