(MeridianaNotizie) Roma, 18 febbraio 2019 – «Lo stiamo dicendo da mesi, ormai. L’azzeramento del consiglio di amministrazione, così come le dimissioni dell’assessore Montanari, erano un atto dovuto e necessario. Del resto la città, invasa dall’immondizia, è sull’orlo di un’emergenza igienico-sanitaria. Qualcuno dovrà pur averne la responsabilità, da una parte e dall’altra. Tanto l’azienda quanto l’amministrazione hanno colpe evidenti: se Ama, infatti, non è stata in grado di gestire il ciclo dei rifiuti, i grillini non sono stati capaci di fornire gli indirizzi corretti per poter svolgere il servizio richiesto. E’ quanto avvenuto per gli impianti così come per il compostaggio dei rifiuti. L’amministrazione a 5 stelle brancola nel buio e non riesce a organizzare neanche la tanto sbandierata raccolta differenziata, che, infatti, è ferma al palo da tempo immemore. La società tentenna, si lancia in tentativi fortuiti e poi, incapace di effettuare il servizio, alza bandiera bianca. Sarebbe opportuno, arrivati a questo punto, un bagno di umiltà da parte della Sindaca e della sua giunta. All’azzeramento del CdA di Ama dovrebbe corrispondere il ravvedimento da parte della Raggi, capace soltanto di spot e proclami. Chieda scusa alla città e ammetta, una volta per tutte, che con la saccenza non si puliscono le strade». Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.
(a cura di Cecilia Guglielmetti)