Comunicazione Istituzionale, Urbino( Confsal Unsa Beni Culturali) : riconoscimento a Maurizio Pizzuto sentenza storica
(MeridianaNotizie) Roma, 12 agosto 2019 – Giuseppe Urbino è intervenuto sul riconoscimento, da parte de Il ministero dei Beni culturali, del ruolo di coordinatore della comunicazione istituzionale dei musei d’Italia al giornalista professionista Maurizio Pizzuto. Il nostro sindacato- continua Urbino – si schiera a difesa del dottor giornalista Pizzuto”. Si tratta di una sentenza-accordo di portata storica per tutta la categoria giornalistica nella Pubblica Amministrazione.
“Leggiamo sull’organo di stampa “Giornalistitalia” della vicenda che ha interessato direttamente il Coordinatore della Comunicazione dei Musei d’Italia, il giornalista Maurizio Pizzuto – a parlare è Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal Unsa Beni culturali – la prima considerazione che ci viene spontanea è che finalmente un Tribunale della Repubblica rende giustizia piena ad un lavoratore che ha dato tutta la sua vita professionale al Mibac e non solo e all’interno dello stesso Ministero ha fatto più di quanto intere schiere di consulenti esteri o collaboratori asserviti alla politica non abbiamo mai fatto, pur pagati molto più di quanto guadagna oggi un funzionario del Ministero.
E finalmente un Tribunale della Repubblica costringe il Ministero dei Beni Culturali a riconoscere ad uno dei suoi migliori funzionari i diritti che gli spettano da anni – prosegue il sindacalista – se non altro in nome della sua lunghissima e qualificata esperienza professionale nel mondo della comunicazione istituzionale.
Ci sarebbe da chiedersi se a questo punto non debba intervenire sul caso anche la Corte dei Conti, perché è sacrosanto domandarsi come mai un Ente Pubblico, in questo caso il Ministero dei beni Culturali, continuino ad ignorare e a mortificare le risorse interne alla PA.
Sarebbe curioso – dice ancora Urbino – a questo punto sapere cosa potrebbe pensarne il Ministro Giulia Bongiorno, che delle risorse interne alla PA ne ha fatto un suo cavallo di battaglia e il leit motiv del suo attuale impegno di governo. E mentre all’interno del Mibact un giornalista professionista come il dott. Maurizio Pizzuto chiedeva e rivendicava un suo ruolo professionale degno del suo impegno e del suo curriculum, giornalista professionista con ben due diverse lauree in tasca e decine di corsi di formazione su ogni branca della comunicazione, scritta e digitale, ogni ministro nuovo che arrivava si portava dietro gli amici di turno a cui si destinavano contratti da veri manager della comunicazione.
Dopo mesi e mesi di diatribe – continua il numero uno dell’Unsa Beni culturali – oggi finalmente è il momento della verità, perché oggi finalmente un magistrato del lavoro prende carta e penna e impone alle controparti una soluzione onorevole per tutti: in questo accordo il Mibac riconosce le sue colpe, conferma le proprie responsabilità e riafferma il ruolo guida e manageriale del giornalista dimenticato e penalizzato dalle lobby della politica.
Al giudice che ha presieduto il collegio, la dottoressa Orrù, va il grazie pieno della Confsal, e lo stesso grazie va al prof. Maurizio Santori dello Studio Pessi di Roma che ha difeso le ragioni del dott. Pizzuto con una passione che solo i grandi maestri del diritto un tempo riuscivano a dimostrare.
Vigileremo perché questo accordo “storico” e che per il Mibac è quasi una sorta di “mannaia” venga rispettato fino all’ultimo rigo.
Sarebbe – conclude Giuseppe Urbino – un ennesimo grave danno erariale ritrovare il dott. Pizzuto costretto a ricorrere di nuovo nelle sedi giudiziarie competenti per difendere diritti maturati, riconosciuti dallo stesso Ministero e sottoscritti dell’Avvocatura di Stato, ma mai confermatigli nei fatti.
Se così non fosse saremo costretti a riaprire in futuro il dibattito su quello che potrebbe assumere i contorni assurdi di una nuova possibile truffa ai danni del lavoratore”