(Meridiananotizie) Roma, 8 novembre 2020 –
E’ finita la “zona Cesarini”…è iniziata l’epoca di Caicedo!!!
Ora ci piacerebbe sentire chi parla ancora di Lazio fortunata!!! Questa non è fortuna, primo perché dallo scorso anno si ripete con continuità e in secondo luogo, perché è una strategia tattica di gioco studiata a tavolino ed una mentalità vincente consapevole delle proprie forze, costruite dall’immenso Mister Inzaghi che ha saputo concretizzarla grazie all’appoggio della società, dei suoi collaboratori, dei tifosi e soprattutto dei suoi ragazzi che quando scendono in campo non mollano mai.
Lo avevamo anticipato nel nostro precedente articolo pre-gara (clicca qui) che questa Lazio, proprio come il suo emblema dell’aquila, quando è ferita, attaccata ingiustamente, sa spiegare le sue ali e tirare fuori gli artigli per “non mollare mai” la sua preda. Ed è quanto è accaduto in questa gara allo Stadio Olimpico della Capitale, dove una Lazio mai doma, sfianca gli avversari che negli ultimi 25 minuti di gara hanno solo potuto giocare su delle ripartenze perché i biancocelesti spingevano intensamente i bianconeri nella loro area di rigore alla ricerca del gol, arrivato poi, nell’extra time al 94° dal solito ed immenso Caicedo.
Non finiremo mai di decantare le grandi doti di uomo e atleta dell’ecuadoriano a cui anche oggi, meritatamente, dedichiamo la copertina di questa gara. Caicedo, grande professionista sa attendere al suo posto il suo turno pronto a sferrare la “zampata” vincente quando viene chiamato in causa.
Molto azzeccati anche i cambi di Mister Inzaghi nella ripresa che, come accaduto in Champions League contro lo Zenit, hanno dato maggior brio alla manovra laziale e costretto i bianconeri a ritrarsi a riccio nella propria area di rigore, lasciando qualche contropiede ai juventini (cosa che può starci quando spingi così tanto) ma colpendoli nei secondi finali della gara.
Superato questo “tour de force” delle gare ogni tre giorni tra campionato e Champions League, sottolineiamo, superato egregiamente, da una Lazio con l’handicap di molti titolari fuori squadra per ragioni legate in parte ad un non chiaro, anzi molto dubbio, stop dichiarato dalle istituzioni calcistiche per una presupposta positività al Covid-19 di alcuni giocatori biancocelesti, così come le ragioni riguardanti gli infortuni di alcuni giocatori laziali su cui Mister inzaghi non ha potuto contare, ora la Lazio può rifiatare e avere a disposizione 15 giorni prima di ritornare in campo sabato 21 novembre a Crotone contro la squadra calabrese.
L’allenatore biancoceleste potrà recuperare molti dei suoi giocatori migliori, anche se c’è da dire che i cambi utilizzati come seconde line, stanno facendo un ottimo lavoro, vedi Akpa Akpro che anche oggi ha dato consistenza e tecnica al centrocampo laziale quando è stato chiamato ad entrare.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
S. Inzaghi – “Abbiamo fatto un ciclo di partite incredibili con i giocatori contati. I giocatori si sono superati anche oggi e per questo l’esultanza è stata più spinta del solito. Penso che la Lazio abbia fatto una grande partita e abbia ampiamente meritato il pareggio. Abbiamo preso il gol su un’uscita sbagliata, poi la traversa di Ronaldo, ma anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni”.
“Penso che per come siamo arrivati a questa sfida abbiamo fatto una grande gara. Credo che le prestazioni di quelli che sono entrasti sono la soddisfazione dell’allenatore, non dimentichiamoci che oggi mancavano Immobile, Strakosha, Leiva e Lulic. Ora abbiamo la sosta per lavorare nel modo migliore. I ragazzi sono stati bravissimi a fare questo inizio di stagione nel migliore dei modi. Caicedo è un grande giocatore e una grande persona. Si è fatto volere bene da subito, appena arrivato”.
Pirlo – Avevamo fatto una bella partita, non c’erano avvisaglie di pericoli, ma i campionati si vincono con i dettagli. Siamo soddisfatti della partita, ma non del risultato. Cosa ci è mancato? Manca la cattiveria. Per vincere i campionati non devi trascurare nessun dettaglio. Oggi l’abbiamo fatto per gran parte della gara, peccato solo per quegli ultimi dieci secondi”.
“Stiamo provando a proporre questo tipo di calcio, quando i giocatori lo fanno come oggi vedi anche buone soluzioni. Ronaldo è un giocatore fondamentale, purtroppo ha avuto un problema alla caviglia. Siamo mancati nella gestione di certe giocate. Lavoriamo sempre per migliorare, ogni partita ci serve per mettere idee in campo, anche se viene a mancarci sempre qualche giocatore. Ma questi non devono essere alibi, stiamo costruendo con i giocatori che abbiamo a disposizione e ogni partita deve servire per la nostra crescita”.
Il tabellino della gara
Lazio (3-5-2): Reina; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (8° st Hoedt); Marusic, Milinkovic-Savic, Cataldi (32° st Akpa Akpro), Luis Alberto (32° st Pereira), Fares (8° st Lazzari); Correa, Muriqi (9° st Caicedo).
A disp.: Alia, Furlanetto, Armini, Patric, Parolo, Djavan Anderson, Moro.
All.: S. Inzaghi
Juventus (3-4-1-2): Szczesny; Demiral, Bonucci, Danilo; Cuadrado, Rabiot, Bentancur, Frabotta; Kulusevski (31° st McKennie); Morata (44° st Bernardeschi), Ronaldo (31° st Dybala).
A disp.: Buffon, Pinsoglio, Dragusin, Arthur, Portanova.
All.: Pirlo
Arbitro: Massa
Marcatori: 15° Ronaldo (J), 50° st Caicedo (L)
Ammoniti: Cataldi, Akpa Akpro (L), Cuadrado, Bentancur (J)
– articolo di Massimo Catalucci