(Meridiananotizie) Roma, 8 dicembre 2020 – La Lazio pareggia contro il Club Brugge che gioca oltre un tempo in 10 uomini per l’espulsione di Eduard Sobol’ al 39° per un fallo commesso ai danni di Lazzari che si era involato a rete e nel finale, al 91°, sul risultato di due a due, colpisce anche una clamorosa traversa. Sarebbe stata una vera beffa perdere questa gara. La Lazio deve imparare che in campo internazionale non si può sottovalutare nessuna squadra e non bisogna mai abbassare la concentrazione.
Eppure la Lazio aveva iniziato bene la gara perché dopo 12 minuti dall’inizio era già in vantaggio con Correa. Purtroppo, tale vantaggio è durato molto poco, infatti Vormer al 15° su ribattuta del portiere laziale che non riesce a trattenere la palla (probabilmente resa viscida dalla pioggia) su un tiro da fuori area di Lang, si avventa sulla sfera e trafigge Reina da due passi.
Dopo un tiro di De Ketelaere che sfiora il palo alla destra di Reina, l’arbitro Cüneyt Çakır, al 25° assegna un rigore alla Lazio per un fallo in area Clinton Mata ai danni di Ciro Immobile il quale, neanche a dirlo, si incarica di battere la “massima punizione” e segna il gol del 2 a 1. Punteggio con cui la Lazio può andare negli spogliatoi e che poteva far ben sperare per la seconda parte di gara, visto anche l’uomo in meno del Club Brugge per l’espulsione di Eduard Sobol’, avvenuta, appunto, nella prima frazione di gioco.
E al ritorno in campo, i biancocelesti danno l’impressione di voler e poter chiudere la gara. Al 48° Correa servito da Milinkovic-Savic lascia partire un fendente che sfiora il palo alla destra dei Mignolet, estremo difensore dei belgi. Anche Marusic ci prova, siamo al 54°, s’insinua in area belga, arriva sul primo palo, lascia partire un tiro che trova il portiere ben posizionato a copertura dello specchio della porta e respinge. Forse Marusic avrebbe potuto mettere la palla al centro dell’area per qualche suo compagno. Pazienza…si deve soffrirte!!!
La Lazio ha altre due occasioni, al 62° con Correa che tira centralmente e debolmente, il portiere para facilmente; al 74° grande occasione per i biancocelesti che su un classico contropiede, portato avanti da Luis Alberto che successivamente serve in area sulla corsa il suo compagno Ciro immobile, vedono svanire la rete del 3 a 1. Immobile, inspiegabilmente (forse la palla è ribalzata male al momento del tiro), prova di interno destro ma la sfera s’impenna sopra la traversa.
E forse, anche complici le tre sostituzioni che Mister Inzaghi ha fatto ad un quarto d’ora dalla fine (fuori Luis-Alberto, Immobile, Leiva; dentro Akpa Akrpo, Caicedo ed Escalante), ecco che arriva il gol del pareggio del Club Brugge. Cross dalla fascia destra di Vormer, “dormita” dei difensori laziali che lasciano spazio a Vanaken che di testa insacca in rete la sfera. Ora è due a due e la Lazio con questo punteggio è, comunque, qualificata ma da qui fino alla fine quanta sofferenza!!!
Ed ecco che sta per accadere il patatrac. Su una palla che danza in area della Lazio, si avventa De Ketelaere che di sinistro lascia partire un gran tiro che si stampa sulla traversa e per fortuna rientra in campo e i difensori della Lazio possono liberare l’area. Lazio fortunata, nessun giocatore belga era davanti la porta per sfruttare il rimpallo.
Questa gara deve far riflettere i ragazzi di Mister Inzaghi e forse anche lo stesso allenatore (troppi cambi tutti insieme al 75° sul 2 a 1 per la Lazio), al fine di acquisire ancora più maturità calcistica per evitare di far diventare difficili, partite che, vuoi per la superiorità tecnica e tattica dei biancocelesti, vuoi per un pizzico di fortuna, si mettono a tuo vantaggio dall’inizio: in undici contro dieci, in vantaggio di un gol, a quattordici minuti dalla fine della gara, non è possibile soffrire così tanto. Speriamo che tutto lo staff laziale faccia tesoro ed esperienza di questa serata.
Intanto oggi è andata e i tifosi possono godersi questo pareggio come una vittoria perché ha determinato il passaggio agli ottavi di finale, seppur come seconde linee. Qualificazione che i biancocelesti attendevano da 20 anni.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
S. Inzaghi – “Domani i ragazzi capiranno cosa hanno fatto: siamo nelle prime sedici d’Europa senza aver mai preso e soltanto a mente fredda capiremo cosa abbiamo concretizzato. Abbiamo avuto mille difficoltà, stasera abbiamo fatto una grandissima gara, ho dovuto fare dei cambi forzati, alcuni erano a fine primo tempo in difficoltà e ho chiesto un sacrificio. Posso immaginare cosa poteva essere l’Olimpico stasera con i tifosi, ma siamo contenti di aver dato una soddisfazione a tutto il nostro pubblico“.
“Per me è come aver vinto un trofeo, dopo un lavoro cominciato quattro anni e mezzo fa, quindi è motivo di grande orgoglio. Purtroppo è la Champions League e anche in undici contro dieci ti ritrovi a giocare contro delle squadre che fanno mischie, danno le palle ai portieri, otto-nove giocatori al limite dell’area ed è normale soffrire: sarà giusto fare un’analisi degli ultimi 20 minuti, ma io per 60-70 minuti ho visto una grandissima squadra. Giocando con questi ritmi sappiamo quante energie ci porta via il campionato italiano: dovevamo indubbiamente soffrire meno, ma abbiamo fatto un’altra grande impresa“.
“Adesso dobbiamo mettere tutte le nostre energie nel campionato, perché abbiamo una discreta posizione per quello che è successo e per le problematiche che abbiamo avuto: già sabato contro il Verona sarà importante arrivare con le migliori energie possibili. Però adesso fateci godere questo traguardo, perché non è stato facile. Immobile? Spero possa battere il mio record già quest’anno“.
Clement – “Sento molta delusione, abbiamo pressato bene, abbiamo lavorato tanto in dieci, eravamo a due centimetri da una vittoria storica. La sostituzione di Sobol? Non ho fatto in tempo, si poteva fare prima, ma non è bello fare un cambio prima dell’intervallo, col senno di poi sarebbe stato necessario. Ho sostituito Noa Lang e non De Ketelaere perchè lui è più fisico, non mi aspetto comunque una domanda simile dopo che abbiamo giocato una partita così bene. Di che cosa abbiamo bisogno per andare agli ottavi? Di esperienza, a questo livello dobbiamo imparare a gestire i momenti della gara ma stiamo crescendo, siamo molto giovani, Diatta, Kossounou, De Ketelaere hanno fatto l’esordio in Champions League. Roma non è stata fatta in un giorno, abbiamo il record di punti e dobbiamo andare avanti così con questa mentalità. Un peccato essere finiti solo terzi, ma l’Europa League è una bella competizione, lo scorso anno abbiamo trovato il Manchester United. Sappiamo chi siamo e siamo molto orgogliosi“.
Il tabellino della gara
LAZIO (3-5-2): Reina; Luiz Felipe, Hoedt (1° st Radu), Acerbi; Lazzari, Milinkovic, Leiva (31° st Escalante), Alberto (30° st Akpa Akpro), Marusic; Immobile (30° st Caicedo), Correa (41° st Pereira).
A disposizione: Alia, Anderson, Armini, Cataldi, Fares, Parolo, Strakosha.
Allenatore: Inzaghi.
BRUGES (4-3-1-2): Mignolet; Mata (39° st Van Der Brempt), Kossounou, Ricca, Sobol, Vormer, Vanaken, Balanta (32° st Rits); De Ketelaere; Lang (42° pt Deli), Diatta (39° st Okereke).
A disposizione: Badji, Dennis, Horvath, Mechele, Schrijvers.
Allenatore: Clement.
ARBITRO: Cakir (Turchia)
MARCATORI: 12° pt Correa (L), 15° pt Vormer (B), 27° pt Immobile (L, su rig.), 31° st Vanaken (B)
NOTE: Espulso al 39° pt Sobol (B) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Hoedt, Marusic (L). Recupero: 1′ pt, 4′ st.
– articolo di Massimo Catalucci