(Meridiananotizie) Genova, 3 dicembre 2021 – La Lazio torna da Genova con un solo punto rimediato contro i grifoni guidati dall’ex Mister Ballardini. Dopo un primo tempo che sembrava far ben sperare per il proseguimento della gara e che a tratti ha ricordato la buona prestazione di Milano contro i rossoneri, i biancocelesti nella ripresa sono stati incapaci di dare continuità alla propria manovra e il Genoa, anche con delle azzeccate mosse tattiche del suo allenatore, ha preso coraggio fino a trovare il gol con Destro, finalizzatore di un contropiede genoano che ha trovato i ragazzi di Mister Inzaghi, scoperti.
Si potrebbe discutere su altri due falli in area di rigore dei grifoni, oltre quello assegnato dall’arbitro ai biancocelesti ma, sarebbe come volersi appellare a episodi che non onorerebbero lo spessore della Lazio che è chiamata a fare di più rispetto a quanto fatto vedere oggi nella seconda frazione di gioco della gara, contro una squadra che lotta per non retrocedere.
Adesso, immaginiamo che questo risultato riporterà in “auge“, da parte di alcuni tifosi, della stampa e della critica calcistica, le polemiche fondate sulla solita “coperta corta” nei riguardi della rosa dei giocatori della Lazio che, sicuramente, a confronto di Milan, Napoli, Juve, Inter, è deficitaria ma non può essere considerata tale quando incontra altre squadre della Serie A. Ma purtroppo, quando le cose non vanno è più facile toccare i soliti punti dolenti e quindi, giù a sparare a raffica contro Simone Inzaghi, Lotito, Tare. Con questo non si vuole dire che non sia giusto criticare quando la Lazio non gioca come è nelle sue corde e nelle sue potenzialità, piuttosto che si dovrebbe fare un’analisi più equilibrata e non cercare sempre gli stessi “agnelli sacrificali” per motivare una mancata vittoria nella quale le responsabilità andrebbero cercate altrove.
A scanso di equivoci, siamo del parere che quando si vince o si perde le responsabilità devono essere ripartite in parti uguali tra tutti gli attori biancocelesti, così come crediamo, però, che contro contro una squadra che lotta per non retrocedere, non ci siano molti alibi nei confronti di chi scende in campo, quindi, dei giocatori. I valori, almeno sulla carta, tra Lazio e Genoa, sono nettamente a favore dei capitolini e forse una svegliata, al di là delle responsabilità che, solitamente, vengono addossate a società, dirigenza e allenatore, dovrebbero darsela coloro che sia oggi che contro il Milan (vedi gol dei rossoneri su tre palle inattive), hanno preso parte alla gara…poco nei confronti di chi è entrato nella ripresa, che ha fatto quel che ha potuto, molto verso chi è sceso in campo da titolare.
E come avevamo accennato nel precedente articolo pre-gara (clicca qui), c’è poco tempo per “leccarsi le ferite” di questo secondo “flop” consecutivo, dopo la gara persa contro il Milan nell’ultima gara del 2020, perché mercoledì si gioca di nuovo. Qualcuno dirà che la Lazio oggi ha conquistato comunque un punto fuori casa e non può essere considerato un “flop” e questo è vero, così come è vero, però, che aver preso un punto a poco serve per muovere la classifica. I pareggi, in un campionato che assegnano tre punti per la vittoria, servono a poco ad una squadra che, tra l’altro è nella condizione di dover recuperare terreno per arrivare tra le prime quattro. Quelli di oggi, possono essere considerati di più due punti persi che non uno conquistato.
Unica nota positiva il gol di Ciro Immobile, che con questa rete sale a 10 gol nella classifica dei marcatori della Serie A.
Ora, archiviata la gara contro il Genoa, fare previsioni per la prossima partita di campionato diventa difficile. La Fiorentina di Mister Prandelli sarà la prossima avversaria della Lazio, mercoledì pomeriggio, nel turno di campionato nella festività dell’epifania di Nostro Signore. L’unica cosa che potremmo ripetere (magra consolazione) è che Genoa e Fiorentina, così come altre squadre di bassa classifica, sono al di sotto del valore della rosa giocatori laziale…ma come il campo ci ha raccontato in questa prima parte del campionato della Lazio, tali valori sono risultati, troppo spesso, invertiti.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Ballardini – “Il Genoa ha provato a vincerla, con le sue qualità e da squadra, ma un allenatore sa che quando giochi contro una grandissima squadra va bene questo entusiasmo. L’allenatore ha più consapevolezza delle qualità e delle problematiche che ci sono dentro alla partita. Ci va molto bene la partita, la prestazione. Siamo partiti un po’ timidamente, ma poi siamo cresciuti molto man mano che la partita è andata avanti. Abbiamo preso consapevolezza e siamo venuti fuori bene. Abbiamo fatto una grande partita contro una grandissima squadra. Noi ci teniamo la prestazione, che è stata una buonissima prestazione. Nella ripresa, nel gioco, penso che il Genoa abbia meritato. Anche la Lazio ha avuto le sue occasioni per andare in vantaggio, ma il Genoa ha fatto una grande partita. La squadra vuole questo, gli attaccanti devono darsi da fare nelle due fasi, i centrocampisti devono avere qualità e quantità, i difensori altrettanto. Siamo contenti per la partita che abbiamo fatto, ripeto, contro una grandissima squadra“.
S. Inzaghi – “Abbiamo approcciato bene e fatto un ottimo primo tempo. Purtroppo, abbiamo fatto un solo gol e poi non siamo riusciti a soffrire a inizio ripresa. Andiamo via da Marassi con tanta delusione. Volevamo cominciare il nuovo anno con i 3 punti. Mercoledì avremmo un’altra gara difficile contro la Fiorentina. Recuperi? Acerbi e Leiva hanno fatto entrambi una buona gara. Manca ancora qualcuno all’appello e avrò bisogno di tutti in queste partite. Spero al più presto di recuperare Correa, Lulic e Fares. Dobbiamo mantenere le nostre certezze e analizzare il fatto che non stiamo raccogliendo abbastanza. Lavoreremo su noi stessi e miglioreremo gli errori. La Fiorentina è una squadra in ripresa che ha fatto un grande risultato contro la Juventus. Ha un ottimo allenatore e giocatori insidiosi. Servirà una grande partita“.
Il tabellino della gara
GENOA (3-5-2): Perin; Zapata (33° pt Radovanovic), Masiello, Criscito; Zappacosta, Behrami (28° st Lerager), Badelj, Rovella (1° st Zajc), Czyborra; Destro (16° st Scamacca), Pjaca (1° st Shomurodov).
A disposizione: Paleari, Zima, Goldaniga, Bani, Ghiglione, Melegoni, Dumbravanu.
Allenatore: Ballardini
LAZIO (3-5-2): Reina; Patric (1° st Luiz Felipe), Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic (36° st Muriqi), Leiva (24° st Escalante), Luis Alberto (42° st Akpa Akpro), Marusic; Caicedo (36° st Pereira), Immobile.
A disposizione: Strakosha, Alia, Armini, Anderson, Hoedt, Cataldi, Franco.
Allenatore: Inzaghi
ARBITRO: Calvarese di Teramo
MARCATORI: 15° pt Immobile (L), 14° st Destro (G)
NOTE: Ammoniti: Patric, Milinkovic, Leiva (L); Destro (G) Recupero: 2′ pt, 3′ st.
– articolo di Massimo Catalucci