(Meridiananotizie) Roma, 21 febbraio 2021 – La Lazio, con non poca sofferenza nella seconda parte della gara, vince di misura contro una buona Sampdoria. I biancocelesti avrebbero potuto mettere al sicuro l’incontro già al primo tempo, quando in diverse occasioni, immobile, Luis Alberto, Marusic, Correa, avrebbero potuto portare la propria squadra ad un vantaggio più sostanzioso, rispetto il punteggio di uno a zero con il quale è terminata la partita.
Comunque, era importante vincere questo incontro per due fattori: il primo riprendere il cammino in campionato interrotto dopo il passo falso contro l’Inter, dove la Lazio pur giocando una buona gara (nei numeri ciò è stato evidente come abbiamo descritto nel precedente articolo – clicca qui) ha trovato la squadra di Conte più attenta in difesa e più cinica sotto la porta avversaria; il secondo, non meno importante del primo, permette ai biancocelesti di arrivare alla gara di Champions League di martedì sera contro i campioni europei del Bayer, con maggiore ottimismo, avendo la mente più libera per pensare solo a questa gara storica per la Lazio.
Sulla gara di ieri, gli aspetti più positivi, tralasciando i soliti Milinkovic-Savic, Luis-Alberto, Leiva, Acerbi, Reina, Marusic, sono arrivati dalla difesa che, in piena emergenza, non ha fatto registrare problemi fisici a Patric, Musacchio e lo stesso Acerbi.
Tra l’altro, il recupero di Lulic, ancora in ritardo della migliore condizione (plausibile, in quanto era da un anno che non giocava una gara competitiva per almeno un’ora), così come la prova prodotta da Musacchio, possiamo dire che sono note positive per Mister Inzaghi, in particolare riguardo la linea difensiva con cui Mister Inzaghi è da sempre destinato a fare la conta degli uomini che può avere a disposizione.
Ora qualcuno penserà anche, ma visto che Musacchio ha retto bene la gara contro una Sampdoria vivace e abbastanza aggressiva, perché non è stato messo in campo contro l’Inter? Questa domanda ci sta tutta ma sappiamo anche che il Mister laziale ha i suoi uomini sotto la sua supervisione tutti i giorni e che forse, al di là della condizione fisica, sono anche altre le variabili che Inzaghi mette sul piatto della bilancia prima di ogni gara. Ciò non toglie che anche lui possa sbagliare e che magari quella contro l’Inter è stata solo una sua valutazione errata della tattica adottata nella partita di Milano. In tutto questo, ad Inzaghi non si può rimproverare nulla per quanto fatto fino a qui. Non dimentichiamo che nella prima fase della stagione, in un’emergenza molto più ampia di quella attuale, è riuscito a gestire la sua squadra e gli uomini che aveva a disposizione, traghettandola agli ottavi di finale della Champions League, per cui anche uno suo errore di valutazione in una gara dei biancoelesti, ci può stare.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-partita
S. Inzaghi – È stata una partita dura, la Samp è in ottima forma ma noi abbiamo fatto un ottimo primo tempo. L’unica pecca è che dovevamo fare un gol in più. Nel secondo tempo abbiamo sofferto, ma per un’ora siamo andati molto bene. La squadra ha fatto una grande gara difensiva, molto attenta, anche gli attaccanti correvano sempre con noi sempre. Siamo in emergenza e abbiamo sofferto tutti insieme, meritando la vittoria. Dobbiamo sempre migliorare, ogni anno. Non dobbiamo porci limiti, sapendo che possiamo sempre fare meglio attraverso il lavoro. Il Bayern rappresenta l’unica pallina dell’urna che non volevamo pescare, purtroppo abbiamo poca fortuna in questo momento. Sono campioni d’Europa e del mondo, sarà una bella scalata ma ce la giocheremo. Dobbiamo anche goderci la partita, ma vorrei averlo potuto fare con i nostri tifosi. Le riserve sono le stesse che ci hanno permesso di giocarci gli ottavi di finale di Champions League e di essere qui in campionato. Abbiamo tante partite e tante difficoltà, dalla sosta dell’anno scorso non siamo più stati al completo. In quel caso ci giocavamo lo scudetto. Chiaro che i nuovi dobbiamo inserirli al meglio, ma non devo fare nessun appunto perché per ora abbiamo fatto quello che dovevamo fare sia in Europa che in campionato. Vogliamo rimanere lì, perché crediamo nel nostro lavoro”. Infine, sull’incisività di Milinkovic-Savic: “Lui sa che abbiamo bisogno di lui soprattutto in fase di non possesso, abbiamo tanti giocatori che giocano alti. Ma sta facendo un grande lavoro con e senza palla, sono felice di lui e deve continuare così.
Ranieri – “Ci è mancato l’ultimo passaggio, mi pare che Reina non abbia fatto neanche una parata. I loro contropiedi? Vero, ma tutti in fuorigioco, Mi sento comunque di difendere la prestazione della mia squadra, che anche oggi ha fatto molto bene. Augello sta facendo un gran campionato, anche oggi ha fatto molto bene. Siamo felici di lui e poi, c’è Fabio Quagliarella, professionista serio, si diverte e non molla mai. Può giocare fino a quando vuole, cerco di fargli giocare le partite dove penso possiamo darci qualcosa in più noi. Lui è un calciatore completo, totale. Manda in gol gli avversari e fa gol lui. Ha fatto una grande partita”.
Il tabellino della gara
LAZIO (3-5-2): Reina; Patric, Acerbi, Musacchio; Marusic, Milinkovic, Leiva (63° Escalante), Luis Alberto (63° Muriqi), Lulic (56° Fares); Correa (56° Akpa Akpro), Immobile (86° Caicedo).
A disposizione: Alia, Pereira, Armini, Parolo, Cataldi.
Allenatore: Inzaghi
SAMPDORIA (3-4-1-2): Audero; Ferrari, Yoshida (46° Bereszynski), Colley; Candreva, Silva, Ekdal, Augello; Ramirez (46° Jankto); Quagliarella, Keita (67° Damsgaard).
A disposizione: Ravaglia, Letica, Verre, Torregrossa, Askildsen, Regini, Tonelli, Gabbiadini, Léris.
Allenatore: Ranieri
Squadra arbitrale, VAR e AVAR
Arbitro: Massa di Imperia
Assistenti di linea: Di Vuole e Lombardi
IV uomo: Maresca
VAR: Di Paolo
AVAR: Passeri
MARCATORI: 24° Luis Alberto (L)
NOTE: Ammoniti: Lulic, Marusic, Escalante, Patric (L); Silva, Ekdal, Colley (S). Recupero: 1′ pt – 4′ st
- articolo di Massimo Catalucci