(Meridiananotizie) Ardea, 21 giugno 2021 – “Leggiamo sui social di una ordinanza che vieta l’uso dell’acqua potabile proveniente dal pozzo della Pescarella datata 30/5 e la stessa revocata il 4/6. Ora una domanda sorge spontanea, in quei 5 giorni la cittadinanza come è stata avvertita? E la stessa come è stata supportata? E’ stata chiusa l’erogazione dell’acqua? Sono state rifornite le famiglie con le autobotti? Ora leggendo le varie ordinanze si evince che i prelievi sono stati effettuati in punti non ancora filtrati quindi un errata valutazione da parte della Asl sul punto di raccolta e fortunatamente non pericolosa, ma se l’acqua potabile fornita invece fosse stata quella dichiarata dalla Asl nella prima ordinanza l’amministrazione come si sarebbe comportata? E se succedesse ancora?”
- Lo dichiarano in comunicato stampa da “La Sinistra di Ardea“

