di Debora Felici
Il problema del randagismo in Italia ha cifre notevoli. In base ai dati del Ministero della Salute, nel 2021 sono stati 72.115 gli ingressi di cani nei canili sanitari e 29.194 gli ingressi nei rifugi. Purtroppo, in molti casi, si è trattato di animali “restituiti” ai canili da parte di famiglie che li hanno adottati durante il lockdown e che poi, finita l’emergenza Covid, li hanno restituiti.
Lo Stato ha istituito un fondo per la tutela del benessere e per la lotta all’abbandono degli animali da compagnia, le cui disponibilità economiche sono ripartite con le Regioni e le Province Autonome. Queste ultime sono tenute, sentite le associazioni animaliste, protezioniste e venatorie che operano in ambito regionale, ad adottare un programma di prevenzione del randagismo.
Il Ministero della salute, tra gli obiettivi principali legati al benessere degli animali, si occupa della lotta al randagismo e al maltrattamento degli animali. Raccoglie le segnalazioni dalle associazioni di settore e dai cittadini, valuta ed approfondisce ogni singolo caso in collaborazione con gli organi sanitari competenti sul territorio, le Regioni e le Aziende sanitarie e le Associazioni di protezione animale. Dove necessario, effettua interventi diretti sul territorio anche in stretta sinergia con i Carabinieri del NAS. A tal fine, cittadini ed enti possono inoltrare le segnalazioni all’indirizzo e- mail: [email protected].
In collaborazione con la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI), il Ministero della Salute ha realizzato una campagna di comunicazione sull’abbandono degli animali, con uno spot radiofonico di 30 secondi nella doppia versione cane e gatto che, per la prima volta, diventano protagonisti. La campagna è intitolata “L’abbandono è un’azione incivile. Causa grandi sofferenze agli animali, oltre a essere un reato”.
Nel sito della FNOVI NelleSueZampe.it si trovano anche consigli e indicazioni per chi vuole adottare un animale e per sensibilizzare chi è già proprietario di animali ad un rapporto corretto e responsabile.
Chi trova un animale smarrito – cane, gatto o furetto – può rintracciare il padrone digitando nella banca dati dell’Anagrafe Animali d’Affezione il codice identificativo a 15 cifre del microchip o quello tatuato. La consultazione della banca dati è libera. Per ottenere il codice identificativo, è possibile effettuare la lettura del microchip presso i servizi veterinari delle Asl, gli ambulatori veterinari privati e la Polizia municipale muniti dell’apposito lettore.