di Debora Felici
Oltre 800 mq dedicati all’innovazione, alla sperimentazione e alla progettazione. E’ la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma (CTE), un vero e proprio living lab all’interno di una delle “bolle” sospese della stazione Tiburtina, realizzato da Roma Capitale con il cofinanziamento del MISE – Ministero dello sviluppo economico e con partner universitari La Sapienza, Tor Vergata,Roma Tre, Luiss Guido Carli, l’Università Roma, partner tecniciLVenture Group, Innova, Peekaboo e corporate partners TIM, Acea, Wind-Tre.
Il progetto è stato avviato nel 2020 dalla precedente amministrazione capitolina, che ha ottenuto da Rete ferroviaria italiana l’uso gratuito per 30 anni dei locali siti all’interno dell’hub ferroviario realizzato per il passaggio dell’Alta velocità nella Capitale, ed è ora portato avanti dalla giunta Gualtieri. A renderlo possibile, il bando approvato dal MISE nel 2019 a sostegno dell’innovazione del sistema produttivo, della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e della valorizzazione delle eccellenze tecnologiche nell’ambito della ricerca scientifica e delle imprese.
Il Programma del MISE supporta in particolare le tecnologie emergenti 5G, con l’obiettivo di realizzare progetti di sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico basati sull’utilizzo di Blockchain, Intelligenza Artificiale (AI), Internet delle cose (IoT), collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione. Il Programma prevede, all’Asse n. 1, la realizzazione delle Case delle Tecnologie Emergenti. La prima Casa è stata realizzata a Matera e poi nel 2020, con uno stanziamento di 25 milioni, sono stati finanziati i progetti presentati dalle città di Torino, Roma, Bari, Prato e l’Aquila.
Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità del Comune di Roma, spiega che la Casa delle tecnologie emergenti è un laboratorio dove fare ricerca, sperimentare innovazione e tecnologia. Uno spazio fisico dove si incontrano start-up, aziende, università e giovani con l’obiettivo di sviluppare applicazioni utili ai cittadini, collocato all’interno delle stanze sospese, le cosiddette “bolle”, che caratterizzano la stazione Tiburtina, progettata dall’architetto Desideri.
In particolare, la Casa delle Tecnologie Innovative di Roma promuove l’accelerazione d’impresa, incentivando gli operatori economici ad accrescere il TRL (Technological readiness level) el’IRL (Investment readiness level) nonché il trasferimento tecnologico tra le imprese, favorite dalla interazione nell’ambiente sicuro della Casa delle Tecnologie Emergenti, dove possono condividere know-how, esperienze e risorse. Accelerazione d’impresa e trasferimento tecnologico divengono così, allo stesso tempo, strumento di nuove attività imprenditoriali e volano per arricchire la città e i cittadini.
Dopo l’inaugurazione di maggio e la call for ideas CTE360, èstato appena pubblicato il primo avviso pubblico rivolto alle startup che propongono soluzioni basate sulle tecnologie emergenti applicate in ambito mobilità o turismo. Le start up selezionate presenteranno le loro proposte innovative ai Corporate della CTE di Roma (Acea, WindTRE e TIM), parteciperanno ai percorsi di accelerazione, ai workshop tematici organizzati con i partneruniversitari e tecnici e potranno sperimentare le loro soluzioni sul territorio, beneficiando di un contributo a titolo di rimborso spese.Le domande di partecipazione all’avviso pubblico potranno essere presentate on line, sulla piattaforma dedicata di Roma Capitale, fino alle ore 18 del 16 settembre 2022. Le informazioni sul bando sono disponibili al link: https://www.comune.roma.it/web/it/bando-