Dopo le due prime uscite di campionato sottotono, i biancocelesti ne rifilano 4 al Napoli ma due gol sono fermati dal VAR per questione di millimetri
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Roma, 3 settembre 2023 – Eccola la Lazio che avevamo conosciuto nella scorsa stagione: compatta, umile, determinata, tecnica, rispettosa dell’avversario e soprattutto, consapevole della propria forza. E quest’anno ci sono delle novità in più che fanno ben sperare per la stagione della prima squadra della Capitale, su tutte: Daichi Kamada che a Napoli ha voluto dimostrare di non voler far rimpiangere il grande Milinkovic-Savic e l’ultimo arrivato a Formello, in ordine cronologico, Mattéo Guendouzi, che ieri aveva firmato il cartellino dell’arbitro con un gran gol, negato, giustamente, per fuorigioco di un suo compagno.
I biancocelesti ieri ne hanno rifilati 4 al Napoli ma 2 gol (la Lazio era già sul 2 a 1), il primo di Zaccagni al 68° e l’altro succitato di Guendouzi al 73°, sono stati fermati dall’occhio infallibile del VAR che rilevava, per una questione di millimetri, due fuorigioco nelle rispettive azioni che hanno portato al gol la Lazio.
Bentornata Lazio!!! A discapito di chi, dopo le prime due gare, vedeva già tutto nero e giù a criticare le scelte di mercato della società e a rimpiangere il passato recente.
Nel precedente articolo commentammo la sconfitta in casa contro il Genoa, con la frase: “LAZIO, TROPPO BRUTTA PER ESSERE VERA“ ma non per criticare la squadra e le scelte societarie fatte in accordo con Mister Sarri, piuttosto, perché eravamo increduli nel vedere i giocatori biancocelesti essersi un po’, come dire, “smarriti”, in questo avvio di campionato, rispetto alla passata stagione terminata appena due mesi fa.
Ma eravamo certi e lo siamo tutt’ora, che la Lazio quest’anno ha un organico di tutto rispetto e le scelte societarie sono state mirate per cui i cambi in ogni ruolo sono di qualità e di quantità.
Questa vittoria netta, che non lascia alibi al Napoli, né ai commentatori più critici, non deve però rappresentare un punto di arrivo per i ragazzi di Mister Sarri, piuttosto, deve essere un punto di partenza, un motivo in più per fare ancora meglio. Mai sentirsi appagati, neanche dopo una bella prestazione come quella di ieri sera, una qualsiasi inflessione, soprattutto da un punto di vista mentale e della motivazione, potrebbe vanificare tutto quanto di buono fatto vedere nella gara contro il Napoli.
E la Lazio, subito dopo la sosta di un turno per dare spazio alla nuova Nazionale di Mister Spalletti, avrà l’opportunità per dare un ulteriore segnale di “presenza” importante in questo campionato tra le “Big” che lotteranno per i primo quattro posti in classifica. Il prossimo 16 settembre, nell’anticipo serale all’Allianz Stadium, nella quarta giornata di questa stagione, i biancocelesti avranno un altro scontro diretto, sempre in trasferta, questa volta a Torino, contro la Juventus. Una squadra, quella di Mister Allegri, che quest’anno è fuori dalle coppe europee e che, quindi, cercherà di puntare tutto sul campionato, almeno, come affermato dallo stesso tecnico, per acciuffare un posto utile per tornare in Champions League l’anno prossimo.
Quindi, dopo i giusti festeggiamenti nel post partita di Napoli, che il popolo laziale sa gestire con moderazione ma con la giusta e meritata soddisfazione, ora per la Lazio è categorico archiviare la bella vittoria, portando con sé le note positive e la consapevolezza di aver ritrovato quella fluidità nel gioco, la capacità di soffrire tutti insieme, la determinazione nel voler sempre arrivare primi sulla palla, l’umiltà che l’hanno contraddistinta in questa ultima gara e in gran parte della scorsa stagione.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
GARCIA – “Kvaratskhelia aveva iniziato benissimo poi si è spento, sapevamo che non aveva 90 minuti nelle gambe. Avevo parlato con lui prima della gara. Credo siamo stati anche poco precisi in attacco dove abbiamo tirato 22 volte senza successi. Ora c’è la sosta per le nazionali, dopo c’è la maratona. Non c’è tempo di lamentarsi, dobbiamo continuare a lavorare“.
SARRI – “Abbiamo sofferto nel primo tempo ma poi eravamo in dominio. La condizione è buona, poi l’abbiamo portata in fondo con la testa“.
“Abbiamo fatto un primo tempo di sofferenza, ma non passivi. Poi, nella ripresa la partita era in dominio nostro, abbiamo fatto due volte il 3-1. Nei 5 minuti di recupero è normale soffrire, mi dispiace per i gol annullati: il primo sembrava buonissimo mentre del secondo si può discutere tutta la notte“.
“Il secondo tempo certifica che la condizione è buona. Abbiamo attraversato sofferenza senza disunirci. Con la testa l’abbiamo portata in fondo. Oggi avevamo una bella mentalità, le prime due meno perché il 3-1 annullato due volte poteva avere ripercussioni invece siamo stati solidi. Alla fine tutto dipende dall’attenzione, dall’applicazione, dallo spirito di sacrificio. E’ frutto della mentalità con cui entri in campo“.
“Guendouzi? Io me lo ricordo come un giocatore di intensità, che ci può dare equilibrio perché in fase difensiva ha buone qualità e per noi potrebbe essere estremamente utile. L’ho inserito perché mi sembra attento e vispo nel comprendere velocemente quello di cui avevamo bisogno“.
“Come tutti, Kamada ha sofferto i primi 15 minuti, poi ha fatto bene. Sto cercando di farlo crescere gradualmente non portandolo al limite. Per la convocazione nella nazionale giapponese non lo avremo a disposizione, ma sono contento“.
“Io spero che la Lazio sia sempre quella di stasera, poi sarà il tempo a dircelo. Sappiamo di essere vulnerabili da questo punto di vista“.
Il tabellino della gara
Napoli (4-3-3): Meret
Napoli (4-3-3): Meret 5,5; Di Lorenzo 5,5, Rrahmani 5, Juan Jesus 5,5, Olivera 5 (dal 66° Mario Rui 6); Lobotka 6,5, Zielinski 6,5 (dall’84° Simeone s.v.), Anguissa 5,5; Politano 6 (dal 75° Lindstrom 5,5), Osimhen 5, Kvaratskeila 6,5 (dal 66° Raspadori 5,5).
All.: Garcia 5,5
Lazio (4-3-3): Provedel 6,5; Hysaj 6 (dall’81° Pellegrini s.v.), Casale 6, Romagnoli 7, Marusic 6,5; Cataldi 6,5, Kamada 7 (dal 65° Guendouzi 6,5), Luis Alberto 8; Felipe Anderson 7 (dall’80° Pedro s.v.), Immobile 6,5 (dal 93° Castellanos s.v.), Zaccagni 5,5 (dal 93° Isaksen s.v.).
All.: Sarri 6,5
Marcatori: 32’ Zielinski (N); 30’ Luis Alberto (L), 52’ Kamada (L),
Ammoniti: Zaccagni (L), Luis Alberto (L)
Arbitro: Colombo
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