In via Giovanni Conti, nel popoloso quartiere del Tufello, sorge il mercato di Val Melaina. Un grande spazio costituito da banchi al coperto e un’immensa area parcheggio con gli ambulanti. Purtroppo negli ultimi anni è al centro di numerose polemiche per via di un’enorme discarica che sorge a pochi metri e per un mercatino parallelo di oggetti presi dai secchioni o di dubbia provenienza, anche questo a pochissima distanza.
Il mercato parallelo
Per arrivare al mercato di Val Melaina molti residenti e frequentatori devono purtroppo passare attraverso un altro mercato. Percorrendo infatti via Giovanni Conti, provenendo dall’incrocio con via Isole Curzolane, ci si imbatte in una miriade di lenzuoli stesi a terra con tantissima merce. A gestire il tutto diverse famiglie di probabile etnia rom. Si possono trovare occhiali, scarpe, cellulari, telefoni fissi, bracciali, vestiti ecc. C’è praticamente di tutto. Diversi sono stati gli interventi delle forze dell’ordine negli anni, con addirittura un piantonamento fisso dell’area come deterrente a questo tipo di attività illecita. “La prendono quasi sempre dai cassonetti e poi la rivendono senza che nessuno dica nulla”, tuona una residente. “Il bello è che tante persone si fermano ad acquistare questo tipo di merce senza farsi alcun tipo di domanda sulla legalità e provenienza”, conclude. Durante una passeggiata in quel tratto infatti non è poi così difficile imbattersi in persone intente a chiedere prezzi o ad acquistare.
“Nascondono la roba e poi la rivendono”
Non è raro che in molti punti del quartiere, vicini al mercato, si trovino dei “depositi” dove queste persone lasciano il materiale a “riposo” prima di venderlo. Una settimana fa circa, infatti, un residente del Nuovo Salario ha notato un’attività sospetta nei pressi della collina di fianco al Parco Chiala. “Un via vai continuo di persone con grossi sacchi neri”, denuncia. “Ne ho fermato uno per capire cosa stessero facendo: non è poi così normale salire con dei sacchi su una collina e nasconderli”, continua. Una volta avvicinato il soggetto l’uomo ha fatto la scoperta: la sacca era strapiena di borse, occhiali e portafogli. A questo punto l’uomo ha chiesto la provenienza e il perché di questi movimenti. “Mi hanno risposto che erano oggetti da vendere al mercato parallelo di Val Melaina e che loro fanno sempre così in diversi punti”, racconta. Poco dopo però l’uomo è andato via con tutto il materiale, forse insospettito dalle domande del residente, il quale non ha esitato a richiedere una pattuglia dei carabinieri sul posto. Purtroppo però il materiale era stato portato via e i militari non hanno trovato nulla.
La discarica fuori controllo
Dal lato opposto del mercato di Val Melaina sorge invece un grande parcheggio costituito da due aree distinte. La prima utilizzata spesso dagli ambulanti per la vendita mentre la seconda per chi deve sostare con la propria auto. All’interno di entrambe, ma soprattutto nella prima, c’è un’immensa discarica. Quantitativi immensi di rifiuti di ogni tipo costeggiano il parcheggio sino all’ingresso del mercato. Frigoriferi, materiali di risulta, scarti edili, microonde, vernici, cartoni e rifiuti. Di tutto e di più. Negli ultimi anni questa area è finita al centro delle polemiche dei residenti vista la grave situazione in cui versa. “Ogni giorno aumenta sempre di più, ad oggi la situazione è preoccupante per rischio sanitario. Ci troviamo davanti a una vera e propria bomba ecologica”, esclama Riccardo. “Se ci fosse un incendio? Perché nessuno sequestra l’area e allo stesso tempo la fa ripulire? Non è più concepibile vivere in questo modo, ad oggi la discarica supera in alcuni punti i 3 metri di altezza”, conclude.
A cura di Lucio Parlavecchio