La commedia scritta da Norman Foster racconta le vicissitudini dell’inesauribile rapporto tra un datore di lavoro e la sua collaboratrice domestica
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Roma, 10 novembre 2023 – Uno scrittore che vive in una grande casa e la sua collaboratrice domestica, questi i due personaggi principali interpretati, per il ruolo maschile, da Gianfranco Maria Guerra e per quello femminile, da Alicita Santoni. Una storia casalinga dove i due bravi attori, con tempistiche perfette e battute esilaranti, suscitano nello spettatore momenti di allegria per una commedia che scorre veloce e tiene il pubblico impegnato, piacevolmente, per tutta la durata della rappresentazione teatrale.
I due attori, nella commedia di Norman Foster (drammaturgo canadese), “Diamoci del tu“, impersonano i ruoli di un uomo ed una donna che non hanno nulla in comune tra loro, tutt’altro, ed è proprio su questa diversità che ruota la trama della commedia, dove da una parte David Kilbride (il nome dello scrittore interpretato da Guerra) è un personaggio ricco e famoso, preso da se stesso, indifferente e annoiato, molto distratto (involontariamente o volontariamente? Lasciamo allo spettatore scoprirlo…) e dall’altra, quello della sua domestica, Lucy Hopperstaad (interpretata da Santoni), di cui non ricorda neanche il nome, nonostante lei sia al suo servizio da quasi trent’anni nella grande casa e dove si occupa delle pulizie, prepara da mangiare, riordina le stanze, lava, stira e quant’altro è previsto dalle sue mansioni.
Due persone di mezza età che fanno emergere alcune divergenze, in primis quelle legate all’appartenenza delle loro rispettive classi sociali ma dove è la stessa donna che mette in difficoltà il proprio datore di lavoro, in quanto seppur distante dalla vita condotta dallo scrittore, lei è una donna di cultura che, tra l’altro, ha letto tutti i suoi libri, mettendolo spesso anche in difficoltà, laddove si trovano a conversare su tematiche non proprio semplici, quali le neuroscienze e dove è lei a spiegare allo scrittore alcuni concetti specifici della materia.
Insomma, un rapporto che mette anche in risalto, oltre la differenza delle classi sociali, anche il rapporto maschilista tra il datore di lavoro e la sua dipendente.
Una commedia (clicca qui per la locandina), la cui la regia è affidata ad Eliana Guerra, da seguire tutta d’un fiato e che consigliamo, vivamente, di vivere in uno dei tre giorni in cui andrà in scena lo spettacolo, 8/9/10 dicembre prossimi e che vedrà aprirsi il sipario del “Piccolo teatro San Vigilio“, in Via Paolo di Dono, 180 – ROMA – 00142.
Per chi volesse prenotare il proprio posto in sala, può farlo attraverso il sito web: www.piccoloteatrosanvigilio.it– info: 338 8885907 – gianfrancogue@libero.it
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