Monumenti naturali a tra Pomezia e Torvaianica, tutto da rifare. Le lunghe polemiche che erano seguite all’approvazione della delibera del 2021 hanno trovato fine ieri, nell’aula consiliare di piazza Indipendenza, non senza altri mugugni da parte dell’opposizione. Ma, alla fine, il testo approvato due anni fa è stato cancellato, per ripartire da zero, sotto altri auspici.
Sono intatti stati approvati, nella mattinata di ieri, i primi tre punti all’odg dell’importante consiglio comunale convocato dalla maggioranza guidata dal sindaco Veronica Felici. Il primo punto – Verifica condizioni per l’affidamento in house providing dei servizi socio-assistenziali ed educativi “assistenza educativa scolastica, trasporto scolastico disabili e amico bus, servizio ausiliario presso le scuole dell’infanzia comunali e gestione asili nido comunali”, è stato approvato all’unanimità.
I monumenti naturali
Il terzo punto in discussione era proprio la “Revoca delibera di CC n. 32 /2021 avente ad oggetto: proposta di istituzione dei monumenti naturali siti nel comune di Pomezia – Geositi cava Tacconi e laghetti di Pratica di Mare e dune e bosco del Pigneto e bacini di Campo Selva”.
“Con il voto di oggi si sta riportando all’ordine il modo di governare la città a livello urbanistico, senza le contraddizioni quali connotazioni delle passate amministrazioni, ‘con una mano finti ambientalisti e con l’altra cementificatori senza scrupoli’. Il processo per governare in maniera diversa la materia non si è concluso con oggi, ma si è solo iniziato”, ha dichiarato l’assessore all’urbanistica Roberto Mambelli.
Le parole dell’assessore all’ambiente
“Sulla delibera 32 erano già state espresse delle perplessità in passato, per il fatto che questi territori, che erano stati rappresentati in un unicum, rappresentano invece una realtà piuttosto disarticolata e priva di quella necessaria omogeneità richiesta dalla legge regionale. Per questo abbiamo richiesto il ritiro della delibera”, ha spiegato l’assessore all’Ambiente Francesca Vittori. “Verrà quindi aperto un tavolo tecnico per individuare compiutamente le zone che possono ritenersi effettivamente comprese nella dimensione e caratteristica di ecosistema. Verranno così indicate con esattezza quali sono le aree da tutelare e quali, invece, potranno essere destinate a servizi. In questo modo – ha concluso l’assessore – abbiamo tutelato sia gli interessi di natura ambientale che di natura antropologica, ovvero dei servizi ai cittadini”.
Nel pomeriggio sono stati approvati anche gli altri 4 punti all’ordine del giorno, di cui 3 all’unanimità.