Sono ancora in stato di sciopero i lavoratori Fiorucci che, pochi giorni fa, hanno ricevuto dalla nuova proprietà la notizia dei licenziamenti per più della metà della forza lavoro. Saranno infatti ben 200 – su 386 – i dipendenti toccati dai provvedimenti presi dai due fondi di investimento che ad agosto hanno acquisito la storica azienda alimentare pometina.
“Quando la società è stata comprata – dichiarano sindacalisti e rappresentati delle RSU aziendali, che ieri hanno partecipato al consiglio straordinario convocato dall’Amministrazione comunale di Pomezia proprio per discutere della situazione emergenziale che stanno vivendo gli operai – nessuno ha parlato di tagli o riduzioni del personale. Anzi, si parlava di rilancio della società. Adesso, dopo quattro mesi, arriva questa tegola”.
“L’età media dei dipendenti è alta, circa 53 anni, ma non abbastanza per andare in pensione. E l’azienda non vuole avviare le procedure degli ammortizzatori sociali. Ma noi non ci arrederemo, lotteremo fino all’ultimo dei nostri giorni, perché ne va del futuro delle nostre famiglie”, hanno spiegato disperati.
“Ci negano gli ammortizzatori sociali”
“Siamo stati informati di quello che stava accadendo solo il 1° agosto: due fondi di investimento hanno comunicato di aver acquisito l’azienda. 4 mesi dopo tutti gli investimenti di cui si parlava all’inizio sono spariti e ci troviamo ai tagli”, spiegano sindacalisti e RSU. “Qui si nega ai lavoratori anche l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Perché? Per spingerli verso la cassa integrazione? L’azienda risponde di no, ma sembra sempre più evidente che vogliano farci fuori per utilizzare manodopera esterna, senza dare il giusto valore alle persone che attualmente lavorano nell’azienda. Siamo di fronte a uno scenario diverso a quello a cui siamo abituati. Può esplodere una bomba sociale, le cui ripercussioni ancora non sono note”.
Il consiglio comunale
Lo stop ai licenziamenti alla Fiorucci viene chiesto all’unisono da maggioranza e opposizione, che, nel corso del consiglio straordinario, hanno votato all’unanimità la “mozione sulla crisi aziendale di Fiorucci S.p.A. e i licenziamenti di oltre 200 lavoratori”. Niente colori né bandiere di partito: sindaco e consiglieri, uniti, si sono schierati dalla parte dei lavoratori, impegnandosi formalmente per cercare di trovare una soluzione ai tagli che la nuova proprietà dell’azienda vuole applicare. Per la prima volta un documento è stato votato in maniera unanime, per il bene dei cittadini.
Il consiglio, che si è svolto martedì 12 dicembre nell’Aula Magna del complesso Selva dei Pini, ha visto la presenza di una rappresentanza dei lavoratori, mentre i restanti erano in sciopero davanti ai cancelli dello stabilimento di Santa Palomba. Prima del dibattito in aula hanno parlato i rappresentanti sindacali e le RSU, che hanno illustrato la drammatica realtà dei lavoratori. Toccanti le parole del sindaco Veronica Felici, che ha descritto la Fiorucci come un patrimonio di tradizioni, la cui storia ha contribuito a plasmare la trasformazione che ha reso Santa Palomba un importante polo industriale e logistico.
“È doloroso constatare che proprio nelle festività natalizie, oltre il 50% della forza lavorativa, composta per lo più da persone over 50, veda minacciato il proprio sostentamento. Anche chi resta, circa 200 dipendenti, si trova di fronte a un nuovo anno carico di incertezze, consapevole di dover sostenere il peso della gestione di uno stabilimento ancora dimensionato per una forza lavoro molto maggiore rispetto a quella attuale. In momenti critici come questi per la nostra comunità, serve unità di intenti e voglia di far fronte comune, perché proprio i momenti di crisi ci fanno capire proprio qui, in questo Consiglio – dove spesso ci perdiamo in discussioni e attriti – quali sono le priorità dei cittadini: il lavoro e la sicurezza economica per le famiglie.
È nostro compito creare le condizioni affinché come Sindaco della città di Pomezia, io possa avere gli strumenti – dati dalla voglia di fare, di coesione e di unità – per interfacciarmi con un’azienda come la Fiorucci e far valere non solo le esigenze dei cittadini coinvolti nel licenziamento, ma ciò che questi lavoratori rappresentano per tutta la comunità, per tutto il territorio e per la Fiorucci stessa. In qualità di Sindaco, sono qui – dunque – per condividere il peso di questa sfida e per incoraggiare la ricerca di soluzioni che possano scongiurare questa sciagura”, ha dichiarato il Primo Cittadino.
Riccardo Corrao