I biancocelesti nel prossimo turno di Coppa Italia incontreranno la vincente tra Roma e Cremonese
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Roma, 6 dicembre 2023 – Vittoria di misura per i ragazzi di Mister Sarri. Lazio molto rimaneggiata, negli undici che sono scesi in campo dal primo minuto e dove la prima sorpresa è stata proprio vedere tra i pali della porta biancoceleste, ancora una volta, Provedel. Si pensava dovessero sostituirlo in questa gara infrasettimanale di Coppa Italia, uno tra Sepe e Mandas ma Sarri ha spiazzato tutti, evidentemente, non fidandosi del Genoa (o forse dei suoi stessi ragazzi che in difesa qualche svarione ancora lo fanno in ogni gara) per cui ha schierato colui che è titolare, potremmo dire, inamovibile.
Molto bene Pellegrini che sulla fascia sinistra si è mosso con molto carattere e personalità, non sbagliando praticamente, nulla, sia nella fase offensiva che difensiva. Infatti, con un suo anticipo nella tre quarti di campo avversaria, si invola sulla sua corsia e arrivato quasi a fondo campo, dopo un breve sguardo al centro dell’area, confeziona un assist rasoterra per l’accorrente Guendouzi che, con una precisione chirurgica, senza pensarci due volte dal centro dell’area genoana, apre il “piattone” destro e mette nell’angolo alla sinistra del portiere grifone che nulla può, sul tiro angolatissimo dello francese biancoceleste.
Uno a zero per la Lazio dopo solo 5 minuti di gioco. Meglio non poteva iniziare la gara per i biancocelesti.
Lazio che ieri sera è stata, praticamente, trascinata dal francese, onnipresente in ogni zona del campo, pronto a interdire le azioni degli avversari ma anche pronto a impostare il gioco, dettare i cambi di passo e, come abbiamo accennato, mettere la palla nel sacco e regalare una vittoria alla Lazio. Una vittoria ottenuta, tra l’altro, nei 90′ di gioco regolamentari (e non è da poco non essersi allungati ai preliminari e ai possibili rigori) e che significa, passaggio del turno ai quarti di finale di Coppa Italia, dove i biancocelesti incontreranno la vincente di Roma Cremonese.
Purtroppo, in questa gara una nota negativa viene da Isaksen, sfortunato, che al 27° del primo tempo ha dovuto lasciare il campo per un problema muscolare. Si spera che non sia nulla di grave, perché in questo momento il biondo giocatore laziale, dimostra di dare più garanzie di Felipe Anderson che ieri, entrato al suo posto, forse anche perché non ha avuto il tempo di riscaldarsi, vista l’improvvisa necessita di sostituire il compagno, ha sbagliato diversi passaggi che da uno come lui, con ottima tecnica, non ti aspetti possa sbagliare.
La Lazio, archiviate per ora le pratiche delle Coppe, quella nazionale e la Champions League, con il passaggio al turno successivo, deve tentare in tutti i modi di chiudere l’anno risalendo in classifica anche in campionato, dove occupa un posto che non le compete per l’organico che ha in questa stagione e dove, comunque, può ancora recuperare, perché i punti che dividono i biancocelesti dal quarto posto, sono appena 4. Ma già da sabato prossimo, contro il Verona in terrà veneta, dai ragazzi di Mister Sarri deve arrivare il segnale che i tifosi si aspettano e che può concretizzarsi solo con una vittoria.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
SARRI – “Tenere viva la partita fino alla fine è una responsabilità, abbiamo avuto occasioni per chiuderla. Buona dal punto di vista tattico la gara, come col Cagliari. Ma stasera la palla circolava più veloce e la gara è stata meno noiosa rispetto a quella col Cagliari. C’è stata più brillantezza di palleggio e la gara è stata più godibile, l’aspetto positivo è la ritrovata solidità, quello negativo è che senza chiudere le partite si rischia di lasciare qualcosa“.
“La linea difensiva si sta muovendo bene al momento, ma mi sembra anche ben supportata dal centrocampo, che è in gran crescita dal punto di vista dell’interdizione. Dobbiamo ritrovare ancora la pericolosità offensiva dello scorso anno, stasera ci sono state palle gol ma la percentuale tra realizzazione e occasione non è più quella dello scorso anno e forse costruiamo anche meno occasioni. Ma il palleggio di stasera a tratti mi è piaciuto, e palleggiare lì dentro è roba seria e rischiosa. Il terreno di gioco è un mare mosso, Zaccagni aveva detto tempo fa che è ingiocabile. Giocare questo calcio qui è più difficile, ci sta il rischio di perdere palloni pericolosi”.
“Per tanti motivi, fatico a far giocare insieme Lazzari e Pellegrini per caratteristiche. E siccome Lazzari negli ultimi due mesi è stato baciato da Dio ne ha fatte le spese Pellegrini. Poi se si parla di aspetti personali sono due buoni giocatori“.
“Stasera Isaksen ha avuto un piccolo risentimento e Patric ha sentito un indurimento al polpaccio. La prima impressione dei medici è che non siano lesioni, ma che siano questioni recuperabili velocemente. Quanto però senza esami è difficile dirlo. Gli altri stanno recuperando, Zaccagni stamattina ha fatto buona parte in gruppo e dovrebbe essere recuperato nei prossimi giorni. Casale dovrebbe rientrare domani in gruppo, Romagnoli ha controlli giovedì. Luis Alberto oggi stava meglio, le analisi hanno escluso lesioni”.
Il tecnico biancoceleste interviene anche sulla vicenda Vecino, dove sembrerebbe che l’uruguaiano si sia lasciato andare, nel dopo gara di Lazio Cagliari, ad affermazioni poco rispettose nei confronti della Società – “Normale episodio che può succedere negli spogliatoio, neanche particolarmente clamoroso. Poi la società ha preso questa decisione (quella di sospendere il giocatore ma non si sa per quanto tempo – NDR) e io sono stato d’accordo, la situazione è questa. Non lo so, sarà una scelta della società che mi dirà se sarà possibile (riferito al suo reintegro in squadra – NDR) . Secondo me, anche se ho visto la società molto decisa, ci sono possibilità”.
“I lanci lunghi sono un effetto del terreno dell’Olimpico, altrimenti è pericolosissimo uscire in modo pulito. Io dico sempre anche di giocare dal fondo ma i ragazzi dopo il riscaldamento spesso mi dicono che è impossibile giocare come vogliamo noi. L’anno scorso il terreno in questo periodo era buono”.
“Rovella può crescere molto, prende troppo spesso la palla chiuso e non può sapere se è aggredito, di conseguenza gioca indietro o a lato. Ha grandi capacità di smarrimento, deve imparare ad aprire in ricezione e capire quando può verticalizzare. Se noi palleggiamo bene le squadre si aprono e possiamo verticalizzare, noi in questo a volte manchiamo”.
“Qui alla Lazio le panchine che ricordi sono quando vinci i derby, è più importante delle vittorie e delle partite in Champions”.
“Castellanos soffre il fatto di non segnare in questo periodo. Ci ho parlato ieri, chiedendogli perché fosse nervoso contro il Cagliari. E lui mi ha parlato del gol. Ma deve essere una conseguenza, se giochi per segnare diventa tutto più difficile”.
GILARDINO – “L’arbitro non ci ha dato spiegazioni, ma l’episodio è chiaro (Gilardino si riferisce ad contrasto in area laziale per cui avrebbe voluto il rigore – NDR). Le risposte dai miei giocatori le ho avute, molti non giocavano da tanto. Abbiamo messo minuti nelle gambe anche a Retegui, che per noi è un giocatore importante. Non mi sono piaciuti i primi minuti di gara dove abbiamo preso gol, è stato sbagliato l’approccio. Piano piano abbiamo preso il pallino del gioco: non abbiamo creato tanto, ma le palle gol le abbiamo avute“.
“Ciroha fatto un percorso incredibile. E’ arrivato a livello importanti, si merita tutto quello che ha avuto nella sua carriera. E’ un simbolo per la Lazio e per questo mondo, mi auguro che possa continuare così per tanti anni. Dragusin? La sua è una crescita notevole. Ha avuto un netto miglioramento a livello di coraggio e personalità, per noi è un aspetto positivo. Stiamo cercando di far crescere tanti ragazzi che abbiamo“.
“Mi auguro che Gudmundsson già giovedì sia a disposizione, lo vogliamo utilizzare contro il Monza. Questa sera diversi giocatori sono stati risparmiati in vista del campionato. Avevamo tante assenze, tra infortuni e squalificati. Il nostro obiettivo è salvarci e dobbiamo correre più degli altri“.
“Lo dovete chiedere a Spalletti(risponde al giornalista che gli chiede se Immobile è ancora il titolare in Nazionale – NDR). Lui è più bravo e preparato di me. Se dobbiamo andare a vedere il singolo, Immobile merita la convocazione. Poi le scelte le prende il Ct. Io ho un attaccante importante come Retegui, che spero possa esserlo anche per l’Italia. Ha tanti margini di miglioramento, è stato fuori due mesi e adesso deve recuperare la giusta forma. Sono in corso tante valutazioni, ma vogliamo riportarlo alla condizione migliore“.
“Anche a inizio gara era un’ipotesi inserire Malinovskyi, entrato poi nella ripresa. Ha delle qualità enormi, lo ha dimostrato in campionato nelle ultime partite. L’importante per noi è che mantenga la giusta condizione“.
Il tabellino della gara
Lazio (4-3-3): Provedel; Hysaj, Patric (65° Marusic), Gila, Pellegrini; Guendouzi, Rovella (80° Cataldi), Kamada (80° Basic); Isaksen (27° Felipe Anderson), Castellanos (65° Immobile), Pedro.
A disp.: Sepe, Mandas, Kamenovic, Lazzari, Ruggeri, Kamenovic, Gonzalez, Sana Fernandes.
All.: Maurizio Sarri
Genoa (3-5-1-1): Leali; Vogliacco (80° Fini), Dragusin (69° De Winter), Matturro (61° Haps); Hefti, Kutlu, Jagiello (61° Malinovskyi), Thorsby, Martin; Galdames, Retegui (69° Puscas).
A disp.: Calvani, Sommariva, Sabelli, Fini, Papadoupolos, Arboscello, Pittino.
All.: Alberto Gilardino
Arbitro: Sacchi
Marcatori: 5° Guendouzi
Ammoniti: Galdames, Fini (G), Pellgerini (L)
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