Un’altra donna uccisa per mano dell’uomo che diceva di amarla. Sara Buratin, 41 anni, è l’undicesima vittima di femminicidio dall’inizio del 2024. Un numero impressionante di donne morte, troppe, nonostante i protocolli antiviolenza ormai attivati dalle forze dell’ordine e l’enorme eco mediatica di questi impressionanti fatti di sangue. Sara, madre di una ragazza di 15 anni, è stata accoltellata nel cortile della casa materna. Unico indiziato dell’omicidio il marito, sparito nel nulla dopo aver chiesto un giorno di ferie. Di lui si è ritrovato solo il furgone, dentro un fiume. Le ipotesi al momento sono suicidio o fuga con depistamento.
Ma quello di Sara, uccisa a soli 20 chilometri da Giulia Cecchettin, è solo l’ultimo episodio criminale di una scia di sangue che sembra inarrestabile. E che, pure, occorre fermare in quale modo. Per questo, proprio mentre il 39enne colpiva a morte la compagna, a Pomezia si svolgeva l’incontro, presso l’Aula Magna del complesso Selva dei Pini, l’incontro “CON TE – IN RETE CONTRO LA VIOLENZA”, in collaborazione con ASL RM 6.
In rete contro la violenza sulle donne
Gli omicidi di Cisterna di Latina
E solo poche settimane fa a poca distanza da Pomezia un orribile duplice omicidio ha sconvolto Cisterna di Latina, dove un finanziere di 27 anni ha ucciso Nicoletta Zomparelli, 47 anni, e sua figlia di appena 19 anni, Renèe Amato. Le due donne avevano provato a difendere Desyrée, ex fidanzata del finanziere, vera vittima designata dell’uomo.
I femminicidi del 2024: 11 donne uccise in meno di 2 mesi
Oltre a Nicoletta e Renèe, ricordiamo le altre vittime di quest’anno: a Sant’Oreste, in provincia di Roma il 2 gennaio, Rosa D’Ascenzo, uccisa dal marito, che ha poi simulato una caduta dalle scale. Il 5 gennaio Maria Russ e Delia Zarniscu, uccise da un 24enne di origine romeno a Naro, in provincia di Agrigento: una delle due è stata trovata carbonizzata, l’altra seviziata.
L’11 gennaio, invece, è stata trovata morta Ester Palmieri: a ucciderla il marito, che si è impiccato nella loro casa di Valfloriana, in provincia di Trento. Il 12 gennaio è morta dopo due giorni di agonia Elisa Scavone, precedentemente accoltellata dal marito a Torino. Sempre a coltellate è stata uccisa dal marito il 22 gennaio ad Agropoli, in provincia di Salerno, Annalisa Rizzo. L’uomo si è poi suicidato.
Le stragi
L’11 febbraio in un paesino in provincia di Palermo, Altavilla Milicia, un fanatico religioso di 54 anni,ha ucciso la moglie Antonella Salamone e i due figli Emanuel e Kevin di 5 e 16 anni, durante un rito di purificazione. I soprusi duravano da tempo. Due giorni dopo è avvenuta la strage di Cisterna di Latina, che solo per miracolo non ha visto anche la morte di Desirée.
Il 26 febbraio è stata uccisa a coltellate dal marito Maria Ferreira. L’uomo si è poi costituito. Il 27 febbraio l’ultimo omicidio. Finora.
Riccardo Corrao