Aumentano gli imprenditori agricoli in protesta: dalla Lombardia al Veneto, fino alla Toscana e dalla Sicilia, Puglia, Campania fino al Lazio, l’Italia del mondo agricolo si mobilita per dire no alle restrizioni europee
- articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Roma, 5 febbraio 2024 – In Europa è sempre più forte la protesta degli agricoltori che sono arrivati persino a Bruxelles, che come si sa è una delle tre sedi del Parlamento europeo (*), con la prerogativa di chiedere adeguamenti consoni affinché le loro imprese agricole continuino a sopravvivere e a produrre i loro prodotti agroalimentari, in una giustizia fiscale ed un abbassamento dei costi di produzione (si veda ad esempio il prezzo del gasolio per le macchine agricole) ed un equilibrio dei prezzi di acquisto /vendita dei beni prodotti, conforme a chi lavora e crea economia e nella salvaguardia di un patrimonio agricolo, nella coltivazione dei campi, nell’allevamento del bestiame e in quello dell’imprenditoria ittica.
Ed anche in Italia la mobilitazione si sta facendo sempre più insistente nel settore agricolo e non solo.
I blocchi stradali si stanno intensificando giorno dopo giorno, ora dopo ora, sulle strade della nostra penisola, dalla Lombardia al Veneto, fino alla Toscana e dalla Sicilia, Puglia, Campania fino al Lazio.
I disagi alla circolazione sono inevitabili, viste le colonne di trattori che procedono a rilento sulle strade italiane, in marcia verso la Capitale ma i manifestanti trovano lungo il loro percorso, tantissimi cittadini solidali e comprensivi verso di loro perché vedono nella causa abbracciata dagli agricoltori, qualcosa che difende gli italiani tutti.
E questo significa che, evidentemente, anche in consumatori stanno avertendo che c’è qualcosa di strano nella PAC (**), per cui iniziano a nutrire in tanti forti dubbi nelle intenzioni dell’Europa per un decantato miglioramento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, così come i dubbi aumentano in ragione di un’azione volta al contrasto dei cambiamenti climatici, alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia del paesaggio e alla biodiversità.
Ma soprattutto, imprenditori agricoli, allevatori, pescatori, insieme ai consumatori italiani, avvertono la minaccia da parte dell’UE, di uno stravolgimento delle nostre tradizioni agricole e ittiche, che verrebbero annientate da una politica di sviluppo di una produzione di cibi sintetici e non conformi alla nostra cultura, volte a cancellare la nostra storia millenaria in ambito agroalimentare.
Alle porte della Capitale, nella provincia di Latina, dall’Ufficio Stampa del CRA (Comitati Riuniti Agricoli), un comunicato stampa battuto lo scorso 3 febbraio, conferma l’adesione alla mobilitazione popolare, non solo da parte dei diretti interessati nel settore agricolo ed ittico ma, trova sempre più consensi in altre categorie e in molti comuni cittadini.
“La mobilitazione nazionale degli agricoltori raccoglie sempre più adesioni e consensi – si legge nel comunicato stampa C.R.A. – Balneari, ambulanti, tassisti, pescatori, artigiani confermano la propria adesione al fianco degli agricoltori decisi più che mai a dirigersi verso Roma. Adesioni queste che confermano il diffuso malessere non circoscritto esclusivamente al comparto agroalimentare ma lesivo anche nelle più svariate espressioni produttive dell’intera nazione.”
Anche dalla Toscana, si apprestano a raggiungere Roma attraverso la Via Cassia. “Porteremo la nostra protesta nella Capitale, andiamo avanti in attesa di risposte concrete – ha dichiarato Salvatore Fais, portavoce della mobilitazione toscana – Forze dell’ordine, polizia, carabinieri, polizia municipale e personale dell’Anas, hanno presidiato la partenza della colonna di trattori in marcia verso la Capitale in un’atmosfera tranquilla. Il serpentone di mezzi agricoli si è diretto a Bettolle, nella provincia senese, per immettersi sulla Via Cassia senza che si verificassero disordine di ordine pubblico.
I disagi alla circolazione è inevitabile che si intensificheranno, man mano che la colonna dei manifestanti si avvicinerà a Roma, anche se tutto il tragitto sarà, costantemente, presidiato dalle forze dell’ordine, in particolare dalla DIGOS.
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NOTE:
(*) – Il Parlamento europeo (Bruxelles / Strasburgo / Lussemburgo) il Consiglio europeo (Bruxelles) il Consiglio dell’Unione europea (Bruxelles / Lussemburgo) la Commissione europea (Bruxelles/Lussemburgo/Rappresentanze in tutta l’UE)
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(**) – I 9 obiettivi della PAC sono: garantire un reddito equo agli agricoltori, aumentare la competitività, riequilibrare il potere nella catena alimentare, agire contro i cambiamenti climatici, proteggere l’ambiente, preservare paesaggi e biodiversità, sostenere il cambiamento generazionale, mantenere aree rurali dinamiche, proteggere la qualità alimentare e sanitaria.
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