In vista della prossima tornata elettorale del 8 e 9 giugno attraverso la quale verranno scelti i rappresentanti italiani al Parlamento Europeo, abbiamo intervistato il deputato di Fratelli d’Italia per conoscere qual è la posizione del partito di Governo rispetto alle politiche europee.
D. On. Volpi spesso FDI è stata accusata di essere anti-europeista, come risponde a questo tipo di critiche?
R. Fratelli d’Italia vuole difendere l’identità dei popoli e delle Nazioni europee. Per noi l’Europa rappresenta il nucleo fondante dell’Occidente, quello spazio in cui nella storia hanno preso forma i valori e i principi su cui si basa la nostra civiltà: la libertà, l’uguaglianza, la democrazia, il diritto, l’incontro tra fede e ragione incarnato dalle nostre radici classiche e giudaico-cristiane.
Siamo convinti che l’Unione Europea debba occuparsi delle grandi questioni del nostro tempo lasciando le politiche nazionali alle competenze dei singoli Stati. Un pensiero sintetizzato nel motto dei conservatori europei: «Fare meno, fare meglio».
D. A proposito di conservatori, questo legame così stretto con l’ECR come è visto all’interno della coalizione di governo?
R. I conservatori europei, che Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni ha l’onore di guidare, difendono le radici culturali dell’Europa, per preservare l’identità dei popoli europei, valorizzando le differenze senza annullarle. Il modello proposto dai conservatori è quello di un’Europa confederale che rispetti i principi di sussidiarietà e proporzionalità, un’alleanza di Nazioni sovrane, unite sui grandi temi da una politica e da un destino comune. Credo che questi concetti siamo del tutto comuni ai nostri alleati di Governo.
D. Quali sono le ricette di FDI per un’Europa più funzionale e meno burocratizzata?
R. All’Europa del declino e della desertificazione produttiva preferiamo un’Europa che sostiene chi produce e chi lavora; ad un’Europa debole e incapace di incidere preferiamo un’Europa forte e protagonista sullo scenario internazionale; all’Europa “Super-Stato”, che ricorda il modello sovietico caro alla sinistra, preferiamo l’Europa dei popoli e delle Nazioni. Bisogna lavorare affinché il Legislatore europeo possa incidere positivamente sullo sviluppo degli Stati eliminando le disparità nella competizione e sostenendo politiche non in contrasto con il nostro sistema architettonico, amministrativo, politico, organizzativo.
D. Quale valore aggiunto darebbe oggi una maggiore affermazione di FDI in Europa?
R. Il sostegno a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italiametterebbe in crisi, una volta per tutte, l’accordo di sopravvivenza tra popolari e socialisti europei che da anni portano avanti un governo di compromesso assente dai grandi temi dell’immigrazione, della cooperazione internazionale, dell’indipendenza energetica, della gestione pandemica, dell’essere politicamente centrali nella risoluzione dei conflitti in corso.
Con un gruppo più numeroso di eurodeputati saremo più forti e quindi maggiormente in grado di coltivare l’interesse nazionale.
D. Oltre al Presidente Meloni chi sono i suoi candidati di punta?
R. Le liste di FDI sono fatte di tutti candidati preparati e competenti. Per quanto riguarda la mia circoscrizione, ovvero la 3 che comprende Lazio, Umbria, Toscane e Marche, ho scelto di sostenere oltre ovviamente a Giorgia Meloni, Nicola Procaccini e Francesco Torselli. Procaccini è un eurodeputato uscente, un ex Sindaco, un valoroso rappresentante della nostra Italia in Europa. Francesco Torselli, già consigliere comunale a Firenze, è eletto nel Consiglio Regionale della Toscana. Entrambi arrivano da un percorso politico nato sul territorio nel quale mi rivedo e grazie il quale sono certo che si riveleranno delle persone capaci di curare e rappresentare al meglio l’Italia e i nostri Comuni.