Per diversi anni la MotoGP ha parlato la lingua spagnola, con i talenti di Marc Marquez e Jorge Lorenzo, ma il tricolore è tornato a campeggiare nell’Albo d’Oro del Motomondiale grazie a Francesco Bagnaia. Con lui sono saliti agli onori della categoria anche piloti come Marco Bezzecchi e Luca Marini, ad esempio, capaci di insidiare i primi posti della classifica mondiale. E questo fa capire un’altra cosa. Se prima la scuola dei campioni arrivava tutta dalla Romagna e dalle alte Marche, oggi i campioni nazionali stanno sbucando anche da tante altre parti d’Italia, innanzitutto dalla Capitale, come Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli. Entrambi i piloti non sono certamente tra i favoriti per il successo finale secondo media e pronostici e secondo le quote sul vincente in MotoGP relative al Mondiale, ma nella loro dimensione e secondo le proprie potenzialità hanno dimostrato che si possono districare in modo eccellente nel massimo campionato mondiale di moto, scalando anno dopo anno la classifica e ottenendo ottimi posizionamenti.
Fabio Di Giannantonio
Fabio Di Giannantonio inizia fin da piccolo a cavalcare le minimoto e a vincere in Italia ma anche in ambito europeo. Nel 2015 è secondo nel campionato italiano di velocità e partecipa alla Red Bull MotoGP Rookies Cup conquistando tre vittorie e tre quattro podi chiudendo la stagione al secondo posto. Una serie di ottime prestazioni che gli permettono di essere notato dai big del motomondiale e di conquistare una sella nel Campionato del Mondo di Moto3 per l’anno 2016. A prenderlo con sé è il team Gresini Racing. La fiducia viene ripagata con tre podi conquistati durante l’anno. Ma è è una delle grandi rivelazioni dell’anno dato che porta a casa tre podi. Nel 2018 conquista il secondo posto mondiale alle spalle del suo compagno di squadra Jorge Martin, cosa che gli permette di accedere al successivo campionato di Moto2 con il team Speed Up e all’esordio nella categoria intermedia si aggiudica il titolo di Rookie dell’anno. Due anni di esperienza poi nel 2022 finalmente conquista un posto da titolare nella MotoGP del 2022 con il Gresini Racing alla guida di una Ducati Desmosedici. Di Giannantonio ce la mette tutta durante l’anno, va a punti in sei occasioni e conquista la pole nel GP del Mugello. Nel 2023 il suo obiettivo è quello di migliorarsi in classifica cosa che gli riesce alla grande conquistando un dodicesimo posto finale rispetto al ventesimo dell’anno precedente, ma soprattutto conquistando la sua prima vittoria in un Mondiale di MotoGP arrivando primo nel GP del Qatar davanti a Pecco Bagnaia e Luca Marini. Nel 2024 si separa dal team Gresini ma resta in orbita Ducati facendo coppia con Marco Bezzecchi nel team VR46. Il suo obiettivo resta quello di migliorarsi e di togliersi qualche soddisfazione durante l’anno, magari conquistando qualche podio per fare punti pesanti in chiave classifica motomondiale, cosa che gli sta riuscendo benissimo anche grazie ai risultati conquistati a Jerez per la giornata di test ufficiali, dove ha segnato il primo tempo davanti a Maverick Vinales. Un ottimo segnale di crescita per uno dei piloti più talentuosi della sua generazione.
Franco Morbidelli
Figlio d’arte, Franco Morbidelli respira il profumo dei motori fin da piccolo, grazie a suo padre, vicecampione della classe 80 e 125. Un percorso particolare quello di Morbidelli che grazie al supporto della VR46 Academy salta direttamente in Moto2 nel 2014 dopo tre stagioni nell’Europeo Superstock 600, questo vinto nel 2013. Dopo tre stagioni in Moto2 ad inseguire la vittoria, conquista il titolo nel 2017 e così arriva anche la chiamata in MotoGP, firmando per il 2018 per Honda e firmando, all’esordio assoluto, un dignitoso 15° posto. Nel 2019 poi passa con Yamaha Petronas, compagno di squadra di Fabio Quartararo e qui disputa la sua miglior stagione nella massima serie raccogliendo nel 2020 ben tre vittorie, cinque podi e il secondo posto finale in campionato. Purtroppo è stato nel tempo vittima di infortuni e di una moto per nulla competitiva ma i suoi fan vorrebbero tornare a vederlo vincere. I romani infatti amano molto il mondo delle moto, così come le fiere come il Motodays di Roma dimostra attirando migliaia di visitatori ogni anno. E così tutti questi appassionati delle due ruote si aspettano che a quattro anni di distanza da questo incredibile risultato Morbidelli torni a competere ad alti livelli. Da allora infatti il pilota romano non è mai riuscito a ripetersi, classificandosi solo a metà classifica.