Dott. Massimiliano Marziali: “Procede spedito il progetto della realizzazione di una rete sanitaria regionale nel Lazio, per accogliere, ascoltare ed orientare in percorsi di assistenza e cura le donne affette da endometriosi”
- articolo di Redazione
Si è svolta venerdì 12 luglio scorso, ad Ariccia, nella prestigiosa sala Bariatinsky del fantastico palazzo Chigi, edificio architettonico storico/culturale incastonato nel territorio della comunità adagiata sui monti dei castelli romani, la settima tappa dei Convegni sull’endometriosi, promossi dal “Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0” e che va avanti da marzo del 2023, quando ebbero inizio i Convegni itineranti nei comuni della Regione Lazio, partendo dalla Città di Ardea.
A fare gli onori di casa, sono intervenuti il Sindaco della Città di Ariccia, il Dott. Gianluca Staccoli e l’Assessore alle Politiche Sociali, l’Avv. Loredana Mariani che hanno sottolineato entrambi l’importanza di fare prevenzione attraverso l’informazione corretta e si sono detti entusiasti per aver ospitato un evento socioculturale di questo livello che ha fatto registrare, nonostante il periodo estivo e il gran caldo eccezionale, una buona affluenza di pubblico, quest’ultimo dimostratosi partecipe e molto interessato alla materia trattata.
“Questo nostro progetto itinerante – ha commentato alla fine del convegno il Dott. Massimo Catalucci, presidente del ‘Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0’ e responsabile Nazionale del progetto dei Convegni ‘In-Formativi’ sull’endometriosi – sta riscontrando sempre più consensi da parte delle amministrazioni locali del territorio regionale del Lazio e da parte dei cittadini in generale, segno evidente che stiamo percorrendo la strada giusta, sulla base di quanto indicato dalla Comunità Europea in ragione delle azioni da svolgere negli Stati membri, in fatto di ‘Informazione, Formazione ed Orientamento socio sanitario’, per le donne affette da endometriosi o che sospettano di esserlo”.
“Sensibilizzare la cittadinanza – ha continuato il Dott. Catalucci – informarla correttamente, in merito ad una patologia altamente invalidante, cronica e ancora troppo sconosciuta, è di fatto la prima azione che ci permette di fare prevenzione. Sappiamo che la conoscenza rende liberi, per cui essere informati correttamente sulle realtà e peculiarità dell’endometriosi: cos’è, chi colpisce, come riconoscerla e come affrontarla; offre a tutte le donne che partecipano ai nostri incontri pubblici, l’opportunità di orientarsi in un percorso socio sanitario, al momento non ancora strutturato.”
“Come sanno bene, purtroppo, molte donne affette da endometriosi – ha aggiunto il Dott. Catalucci – la loro esigenza di arrivare ad una diagnosi precoce della malattia è alquanto essenziale e determinante per la loro qualità di vita. Ma purtroppo ad oggi ci vogliono circa 8/10 anni per avere una diagnosi certa, questo perché non esistono percorsi socio sanitari ancora strutturati per accogliere, ascoltare ed orientare le donne che soffrono di questa patologia. Ciò non significa che in Italia non ci siano medici, centri e laboratori diagnostici che possono rilevare la malattia in modo specifico, ma il problema è che non sono messi in rete tra loro e arrivare ad una diagnosi certa, per chi soffre di endometriosi, ancora oggi è difficoltoso arrivarci in tempi brevi ed il tempo, purtroppo, gioca a sfavore di chi soffre questa patologia.”
“Ma qualcosa si sta muovendo dopo tanti anni, finalmente, e in attesa che la Regione Lazio definisca, tramite la commissione regionale, formata da un pool di professionisti e costituita con delibera di giunta n. G03215/2024 su proposta n. 10164 del 21/03/2024, la rete socio sanitaria pubblica che si occuperà, di accogliere le donne affette da endometriosi e condurle in un percorso strutturato di ricerca della diagnosi, fino alla somministrazione di una terapia, passando per eventuali interventi chirurgici che dovessero rendersi necessari, noi da parte nostra – ha concluso il Dott. Catalucci – continueremo a diffondere una ‘In-Formazione‘ corretta alla popolazione, sull’endometriosi, attraverso i nostri convegni itineranti, così come continueremo a sollecitare le forze di governo centrale e locali, affinché non si abbassi la guardia in merito a questa infausta patologia, per giungere al più presto possibile all’approvazione di una legge che soddisfi a livello Nazionale, le esigenze delle donne che patiscono le conseguenze di una malattia altamente invalidante.”
Come accade oramai alla fine degli interventi dei relatori ad ogni convegno sull’endometriosi, il pubblico ha la possibilità di interagire, direttamente, con il Dott. Massimiliano Marziali che in questo progetto itinerante “In-Formativo” del cammino verso la consapevolezza della patologia, è il responsabile medico scientifico, per cui si trattiene sempre al termine di ogni evento, per rispondere alle domande che gli arrivano dalla platea e soddisfare i dubbi che molte donne hanno, oltre a dare loro indicazioni su come orientarsi in un percorso socio sanitario, nel caso si sospetti di essere affette da endometriosi o sia stata già diagnosticata la malattia.
Il Dott. Marziali, tra i massimi esperti in Italia di Endometriosi, è membro del pool di professionisti che prendono parte alla commissione da poco costituitasi in Regione Lazio che sta definendo, in accordo con le ASL, una rete socio sanitaria per accogliere e trattare la paziente affetta da endometriosi. Commissione che è presieduta dal Prof. Giovanni Scambia, specializzato in Ginecologia e Ostetricia, Direttore dell’UOC di Ginecologia oncologica al Policlinico Gemelli di Roma, ed esperto di endometriosi. Persona concreta che non ama perdere tempo e che vuole arrivare prima possibile alla definizione del progetto su cui sta lavorando la commissione da lui diretta e coordinata.
Senatore Andrea De Priamo – Salute: norme per tutelare donne colpite da endometriosi

Consigliere regionale del Lazio, Marika Rotondi: “Dalla Regione una risposta concreta per le donne affette da endometriosi”
