Dia e Dele-Bashiru trascinano la Lazio che inaugura la stagione europea con una vittoria convincente con un bel gioco spumeggiante e divertente
- articolo di Massimo Catalucci
Ottima Lazio quella vista ieri sera sul campo neutro Volksparkstadion di Amburgo (Germania), contro la Dinamo Kiev.
Un netto tre a zero rifilato agli ucraini che non lascia alibi agli avversari, travolti dal gioco dei ragazzi di Mister Baroni che si sta imponendo, nel senso buono del termine, con la sua idea di gioco aggressivo, calcisticamente parlando, propositivo e volto all’attacco.
Il tris in Europa è frutto di una suprema gara disputata dai ragazzi biancocelesti dove emergono le prestazione su tutti di Dia, che ha operato da punta centrale al posto di Castellanos, tenuto fuori per preservarne la sua integrità per la gara contro il Torino domenica prossima; e da Dele-Bashiru che ha dimostrato di essere un giocatore eclettico, dalle buone individualità, forte tecnicamente e fisicamente. Quest’ultimo, non solo ha segnato il secondo gol laziale, ma si è reso artefice dell’assist che ha mandato in gol Dia che ha già siglato 4 gol in quattro gare complessive.
Ma ieri la squadra ha giocato tutta con grande attenzione, dedizione tattica e umiltà: da Provedel che si è superato su diverse conclusioni a rete degli avversari, passando per gli esterni Pellegrini e Marusic (quest’ultimo un po’ timido all’inizio ma poi, si è sciolto) sempre molto attenti; ai due centrali Patric e Romagnoli a cui si è aggiunto poi, Gila per sostituire Patric infortunatosi.
Anche la coppia di centrocampo Rovella/Vecino ha dato dimostrazione di qualità e forza. Dalla tre quarti all’attacco poi, come abbiamo già in parte evidenziato, Dele-Bashiru, Tchaouna, Pedro che ha preso un palo e Dia, hanno portato scompiglio nelle retrovie ucraine, facendo maturare il tris europeo.
Purtroppo c’è da registrare l’ingenuità di Noslin che appena entrato per sostituire Dele-Bashiru, alza il gomito sul viso del suo avversario e richiamato dal VAR, l’arbitro va a controllare la dinamica dell’azione dal monitor in campo e poi, estrare il cartellino rosso. Sappiamo che è stata una vera ingenuità del giovane senza cattiveria, forse, dettata più da un nervosismo personale perché il ragazzo che ha dalle ottime qualità (lo scorso anno ha fatto benissimo a Verona), non è ancora riuscito a far vedere il suo valore in questa Lazio. Da perdonare e recuperare in fretta…
Insomma, quest’anno, anche se siamo solo ad inizio stagione, la Lazio piace perché è dinamica, corre e si impegnano tutti e non come lo scorso anno dove è stata sopraffatta da uno stato abulico che, purtroppo, ha accompagnato per tutto il 2023/2024 molti, troppi giocatori biancocelesti.
La strada è ancora molto lunga e di conferme ce ne dovranno essere altre, iniziando da domenica prossima nel Capoluogo piemontese, dove i biancocelesti affronteranno il Torino, squadra rivelazione di questo inizio di campionato di “Serie A” 2024/2025. Ma se la Lazio entrerà in campo con la stessa mentalità vista in queste prime gare tra campionato e coppa, esclusa la gara contro l’Udinese, c’è da essere ottimisti. Sarà il tempo a dire qual è il vero valore della S.S. Lazio 1900 e cosa riuscirà ad ottenere in questa nuova stagione calcistica.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
– Nessuna dichiarazione nel posta gara da parte del tecnico della Dinamo kiev
BARONI – “Stiamo cercando di fare un calcio propositivo ed offensivo. I ragazzi lo sanno. Ci vuole equilibrio per supportare e rendere efficaci quattro giocatori offensivi, ma i miei giocatori lo stanno facendo bene. Siamo dietro la Juventus la squadra che ha concesso meno tiri quindi stiamo facendo bene”.
“Mi piace molto perché io amo i giocatori mobili e lui si muove tantissimo – Baroni si riferisce a Dia e poi aggiunge che – Anche Castellanos ha queste caratteristiche”.
Po, il tecnico biancoceleste si è espresso su Dele-Bashiru – “Il ragazzo va costruito. Ha qualità e fisicità ma deve imparare ad avere più acume tattico. Se migliora questo aspetto, può diventare un centrocampista molto moderno”.
“Non ho mai allenato una squadra di qualità così elevata. Stiamo lavorando per essere una squadra molto moderna ed offensiva. Non voglio imporre questa tipologia di lavoro, ma ho trovato grande disponibilità da parte dei ragazzi e non era scontato. C’è tanto lavoro da fare perché siamo appena partiti ma siamo sulla buona strada”.
Baroni ha commentato così l’ingenuità commessa da Noslin che si è fatto espellere appena entrato in campo al posto di Dele-Bashiru – “Ha commesso un’ingenuità ma è un ragazzo pulito e trasparente”.
Infine, il tecnico laziale chiude con parole di elogio per la fase difensiva – “Avevo chiesto alla mia squadra di non prendere gol e non era facile perché la Dinamo ha qualità e velocità offensiva”.
Il tabellino della gara
Dinamo Kiev – Lazio 0-3
Marcatori: 4° e 35°p.t. Dia (L), 34°p.t. Dele-Bashiru (L)
Assist: 4°p.t. Pedro (L), 34°p.t. Vecino (L), 35° p.t. Dele-Bashiru (L)
DINAMO KIEV (4-3-3): Bushchan; Tymchyk, Ceballos (dal 19°p.t. Bilovar), Mykhavko, Dubinchak; Pikhalonok (dal 39°s.t. Adrijevskyj) Brazhko, Shaparenko (dal 19° s.t. Rubcynskyj); Yarmolenko (dal 19°s.t. Braharu), Vanat, Kabaiev (dal 39°s.t. Guerrero).
All.: Shovkovsky.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic; Patric (dal 10°s.t. Gila), Romagnoli, Pellegrini; Vecino, Rovella; Tchaouna (dal 10°s.t. Isaksen), Dele-Bashiru (dal 34°s.t. Noslin), Pedro (dal 23°s.t. Zaccagni); Dia (dal 23°s.t. Castellanos).
All.: Baroni.
Arbitro: sig. Tasos Sidiropoulos (Gre)
Ammoniti: 18°s.t. Dubinchak (D), 43°s.t. Romagnoli (L), 45°+4s.t. Mykhavko (D)
Espulsi: 25° Braharu (D), 38°s.t. Noslin (L)
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