Con l’arrivo del Giubileo 2025, Roma si sta preparando ad accogliere una moltitudine di pellegrini e turisti. Le stime parlano di oltre 30 milioni di visitatori attesi nell’arco dell’anno. Questo afflusso massiccio crea nuove opportunità per i residenti, soprattutto nel settore dell’ospitalità. In particolare, la creazione di Bed & Breakfast (B&B) e case vacanza sta vivendo un vero e proprio boom.
Tuttavia, questa espansione pone questioni complesse, sia sul piano normativo che su quello sociale, con il Comune di Roma e la Regione Lazio impegnati a regolamentare il fenomeno.
Turismo e affluenza durante il Giubileo
Il Giubileo è un evento religioso che si svolge ogni 25 anni e attira milioni di pellegrini da tutto il mondo. Per il 2025, si stimano picchi di affluenza giornaliera fino a 100.000 persone. Questo rende necessario potenziare l’offerta turistica della città, che dovrà rispondere alla domanda con alberghi, ostelli, B&B e case vacanza.
Attualmente, si contano circa 29.000 annunci di affitti brevi nella Capitale, molti dei quali concentrati nel centro storico. Questo fenomeno ha generato tensioni tra residenti e operatori immobiliari, poiché l’aumento degli affitti brevi ha portato a un aumento del costo della vita e alla riduzione della disponibilità di case per i residenti permanenti.
Nuove normative per i B&B: un’opportunità o un rischio?
Di fronte alla crescente domanda di alloggi turistici, la Regione Lazio ha introdotto normative che permettono di trasformare spazi come cantine e garage in strutture abitabili per ospitare turisti. Questa decisione è stata accolta con favore da alcuni, in quanto offre la possibilità di espandere l’offerta abitativa, ma ha sollevato anche preoccupazioni, soprattutto da parte di associazioni ambientaliste e residenti del centro storico, preoccupati per l’impatto ambientale e la qualità della vita.
Parallelamente, il Comune di Roma sta cercando di limitare l’apertura di nuovi B&B, soprattutto nel centro storico, per salvaguardare la residenzialità e controllare l’aumento dei prezzi immobiliari. Sono state avanzate richieste al governo nazionale affinché venga concessa maggiore autonomia ai Comuni nel regolamentare il fenomeno degli affitti brevi.
Come aprire un Bed & Breakfast a Roma
Aprire un B&B a Roma richiede il rispetto di una serie di normative e passaggi burocratici. Vediamo quali sono:
- Requisiti personali: Il proprietario deve essere residente nell’immobile in cui intende avviare l’attività. Un B&B non può essere gestito in forma imprenditoriale, quindi la gestione deve essere di tipo familiare. Il numero di camere non può superare le tre, e il numero massimo di posti letto è sei.
- Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA): Prima di avviare l’attività, è necessario presentare una SCIA al Comune di Roma. Questo documento certifica che l’immobile rispetta le normative edilizie, igienico-sanitarie e di sicurezza. La SCIA può essere presentata attraverso il portale del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive).
- Adeguamento dell’immobile: L’immobile deve soddisfare i requisiti imposti dalla normativa regionale, che includono la presenza di finestre nelle camere, un numero adeguato di bagni, impianti a norma e conformità alle norme di sicurezza antincendio.
- Codice Identificativo Nazionale (CIN): Per pubblicizzare la struttura su piattaforme online, è necessario ottenere il CIN, che certifica la regolarità dell’attività.
- Adempimenti fiscali: L’attività di B&B, anche se non in forma imprenditoriale, comporta degli obblighi fiscali. È necessario dichiarare i redditi derivanti dall’attività nella dichiarazione dei redditi, oppure, in alcuni casi, aprire una partita IVA.
- Assicurazioni e sicurezza: È consigliabile stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile, che copra eventuali danni a ospiti o terzi durante il soggiorno.
Costi per trasformare un’abitazione in un B&B
Avviare un’attività ricettiva di questo tipo comporta una serie di costi iniziali, soprattutto per progettare o ristrutturare l’immobile in un b&b e adeguarlo alle normative vigenti. Ecco una panoramica dei principali costi:
- Ristrutturazione: Se l’immobile necessita di lavori significativi, come la messa a norma degli impianti o l’adeguamento di cantine e garage, i costi possono variare da 10.000 a 50.000 euro.
- Arredamento: Per garantire comfort e funzionalità, è necessario arredare le stanze in modo adeguato. I costi per l’arredamento possono variare da 3.000 a 10.000 euro per stanza.
- Spese amministrative: Le pratiche burocratiche e l’assistenza di tecnici specializzati, come architetti e geometri, possono costare fino a 5.000 euro.
- Tassa di soggiorno: A Roma è prevista una tassa di soggiorno per i turisti, che varia in base alla tipologia di alloggio e deve essere riscossa dal gestore del B&B.
Prospettive future per i Bed & Breakfast a Roma
Il fenomeno dei B&B a Roma è destinato a crescere ulteriormente con l’avvicinarsi del Giubileo. Tuttavia, la regolamentazione del settore è fondamentale per garantire un equilibrio tra il diritto all’abitazione e le opportunità economiche legate al turismo.
Per chi desidera aprire un B&B, è importante pianificare con attenzione tutti gli aspetti, dall’adeguamento dell’immobile agli adempimenti burocratici e fiscali. Con una corretta gestione e il rispetto delle normative, un B&B può rappresentare un’opportunità vantaggiosa, soprattutto durante eventi di portata mondiale come il Giubileo.
Aprire un B&B a Roma può essere un investimento interessante, ma richiede un’attenta pianificazione e un impegno economico e normativo per evitare complicazioni future e massimizzare il rendimento dell’attività.