(Meridiana Notizie) 11 novembre 2024 – L’indagine “Le voci del futuro”, promossa da Merck con il supporto tecnico di GAD3, ha rivelato una significativa mancanza di conoscenza nei giovani, tra i 20 e i 37 anni di 15 Paesi europei, riguardo i temi inerenti la fertilità.
Secondo il professor Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.), “occorre sottolineare l’importanza di una maggiore educazione sulla fertilità tra i giovani. Sono molti i fattori che la influenzano, tra i quali l’età, lo stile di vita e le condizioni di salute. È fondamentale, quindi, che i giovani comprendano che la fertilità femminile inizia a diminuire significativamente dopo i 35 anni, mentre quella maschile può essere condizionata da vari fattori ambientali e comportamentali. Inoltre, è bene evidenziare il ruolo delle tecniche di riproduzione assistita, come la fecondazione in vitro (IVF), che assicurano oggi altissime percentuali di successo rispetto al passato, soprattutto se si utilizzano l’Intelligenza Artificiale e la diagnosi genetica pre-impianto. Tuttavia, da parte dei giovani è necessaria la massima consapevolezza su temi delicati quali l’infertilità e le tecniche di Pma”.
La ricerca ha evidenziato come il 54% dei partecipanti sa poco o nulla sui fattori che influenzano la fertilità e che il 63% degli intervistati dichiara di non conoscere nulla sulle tecniche di riproduzione assistita. “È essenziale che i giovani ricevano informazioni complete e basate su evidenze scientifiche – continua Greco – in modo da poter prendere decisioni informate riguardo alla loro salute riproduttiva”.
È, quindi, urgente promuovere nel nostro Paese delle politiche sanitarie che facilitino l’accesso all’educazione sessuale e ai servizi di salute riproduttiva, per garantire a tutti la possibilità di formare una famiglia quando e come desiderano, riducendo la scarsa conoscenza e i tabù che ancora circondano questi temi.
(a cura di Domenico Colotta)

