(Adnkronos) – La prima forma di intelligenza non umana con cui dobbiamo imparare a convivere. L'intelligenza artificiale infatti non è solo una straordinaria innovazione tecnologica, ma una 'nuova' intelligenza, quasi 'aliena', visto che non pensa come noi, non prova emozioni e non interpreta la realtà nel modo in cui siamo abituati a farlo. Eppure, scrive, progetta, insegna e crea. Ma come confrontarsi con una realtà simile? A spiegarlo è Ethan Mollick, professore alla Wharton School e tra i massimi esperti di innovazione e Ai, con il suo libro 'L’intelligenza condivisa. Vivere e lavorare insieme all'AI', edito in Italia da Luiss University Press, con la prefazione di Giuseppe F.Italiano, prorettore per l'artificial intelligence e le digital skilss dell'ateneo romano. Il volume offre una guida chiara e approfondita su come l'intelligenza artificiale stia cambiando il lavoro, l’educazione e la creatività. Come possiamo sfruttare al meglio questa nuova intelligenza senza esserne travolti? Quali competenze umane resteranno indispensabili? E come possiamo assicurarci che questa convivenza sia non solo produttiva, ma anche etica? Mollick con il suo volume esplora il potenziale dell’Ai nel diventare un collega, un tutor, un coach e persino un partner creativo, aprendo scenari inediti, densi di opportunità ma anche di sfide da affrontare. Un libro imprescindibile per orientarsi nel futuro, che è già realtà. —lavoro/[email protected] (Web Info)
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