“I dati diffusi dall’Inail sono drammatici e inaccettabili: 432 morti in occasione di lavoro nei primi sette mesi del 2025 fotografano una vera e propria strage sul lavoro. Si tratta di tragedie che non possono essere tollerate né derubricate a mere fatalità. Preoccupa in particolare l’aumento delle denunce in alcune regioni: Veneto (+21), Piemonte e Basilicata (+6 entrambe), Marche, Liguria e Campania (+5 ciascuna). È necessario moltiplicare gli sforzi sul fronte della prevenzione, potenziando i controlli attraverso il coordinamento delle banche dati al fine di favorire un monitoraggio capillare. Al contempo occorre investire nella formazione, a partire dalle scuole, per rafforzare la cultura della sicurezza. La tutela dei lavoratori deve diventare una priorità per un Paese che sancisce il diritto al lavoro nell’articolo 1 della Costituzione. In tal senso, l’UGL è favorevole alla prosecuzione dei tavoli di confronto a livello locale e nazionale per implementare le misure a presidio della sicurezza dei luoghi di lavoro e contrastare il fenomeno delle cosiddette morti bianche”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, commentando i dati Inail.
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