“La Direzione Generale della Sanità Animale presso il Ministero della Salute ha recentemente inviato una nota con alcuni chiarimenti in merito all’ingresso nel nostro paese degli animali d’affezione provenienti dalle zone di guerra in Ucraina. Se da un lato si sottolinea la possibilità di far entrare in Italia gli animali al seguito dei loro proprietari in fuga dalla guerra, con determinate prescrizioni, dall’altro si proibisce alle associazioni animaliste di trasferire in Italia cani e gatti senza proprietario, provenienti da rifugi o randagi. Come partito politico nato a difesa degli animali e finalizzato alla loro tutela a 360 gradi, pur comprendendo la posizione del ministro competente, Roberto Speranza, riteniamo questa decisione illogica e fuori luogo. Per questa ragione abbiamo immediatamente scritto al dicastero al fine di rivedere la disposizione, che appare peraltro discriminatoria e penalizzante, anche alla luce della drammaticità del momento. Per questo motivo sollecitiamo caldamente il ministro di tornare indietro sulla sua decisione, consentendo quindi l’ingresso in Italia anche agli animali raccolti vaganti sul territorio ucraino di guerra nonché a quelli dei tanti rifugi ormai allo stremo, attraverso l’impiego di associazioni di volontariato autorizzate che potranno provvedere alla quarantena degli animali in strutture idonee nella piena osservanza e applicazione delle norme sanitarie vigenti e alla loro successiva adozione. Noi rimaniamo a disposizione per un incontro istituzionale: Roberto Speranza ci ascolti”.
Così in una nota il segretario nazionale di Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.
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