“L’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti Biden e il Presidente Mario Draghi sia l’occasione per riflettere su un abbassamento dei toni e discutere di un reale progresso delle trattative verso uno stabile cessate il fuoco. Ha ragione il Presidente Macron quando sostiene che ‘non siamo in guerra contro la Russia’. Dopo decine di migliaia di morti e quasi tre mesi di conflitto, appare evidente che l’invio di altre armi non rappresenta la soluzione. E’ necessario, più che mai in questa fase, percorrere la strada della diplomazia per riattivare il processo di pace e mettere fine alla guerra in Ucraina. Alimentare ulteriormente il conflitto, significherebbe andare incontro ad un’escalation dagli esiti potenzialmente devastanti. Le conseguenze che il nostro Paese sta subendo a causa della guerra, peraltro, sono particolarmente drammatiche. La crescita dell’inflazione, l’aumento del costo di bollette e materie prime sta colpendo duramente lavoratori e imprese con forti ripercussioni sotto il profilo economico e occupazionale. Come UGL, dunque, auspichiamo la ripresa dei colloqui di pace per favorire un accordo che tuteli la sovranità dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito all’incontro tra Biden e Draghi a Washington.
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