(Meridiananotizie) Roma, 2 luglio 2012 – Il Tevere non smette di restituire cadaveri, in circostanze macabre e purtroppo ricorrenti. È così che un tranquillo lunedì di luglio si trasforma ancora una volta nello scenario di un rituale raccapricciante e già visto, tante, troppe volte, che ormai sembra essere diventato solo una triste routine. Luogo del ritrovamento questa volta è stato il quartiere dell’Eur, all’altezza di ponte Marconi. Stesso film, stesso copione. Un passante nota qualcosa di strano che galleggia a pelo d’acqua, alle sette e trenta circa parte la telefonata al 112, i carabinieri arrivano sul posto insieme ai vigili del fuoco e tirano su l’ennesimo corpo senza vita.
Questa volta si tratta di un uomo, dall’apparente età di cinquant’anni. I carabinieri della compagnia Roma Eur hanno iniziato immediatamente a indagare nel tentativo di risalire all’identità del morto, mentre si attendono i rilievi del medico legale che potrebbero fornire indicazioni più precise per ricostruire il passato della vittima. Un passato le cui tracce sono state ancora una volta cancellate, immerse nello scorrere incessante delle acque del fiume.
Il servizio di Giuliana Gugliotti
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