Oggi è il 19 marzo e si celebra la Festa del papà. In questo giorno, nel Lazio, il dolce della tradizione da regalare ai papà nel giorno della loro festa, è il classico bignè di San Giuseppe, riempito generosamente da crema pasticcera o crema chantilly che al primo morso esce da tutti i lati. Sporcarsi le dita è d’obbligo.
Una bomba di golosità che oggi non può sicuramente mancare in ogni tavola. Per questo motivo abbiamo chiesto la ricetta ad uno dei maestri pasticceri più noti del litorale romano, Vincenzo Guiderdone, fondatore della catena di pasticcerie/gelaterie/cornetterie artigianali, specializzate in dolci campani, nota come “Pasticceria Salernitana”, un marchio d’elite tra i più noti di tutta Roma e Provincia.
Storia della Pasticceria Salernitana
Vincenzo, originario della Calabria, nasce a Melito di Porto Salvo nel 1978, un paesino di neanche 10mila abitanti della provincia di Reggio Calabria. A nove anni inizia ad appassionarsi al mondo della pasticceria grazie proprio a suo papà Carmelo, che lavorava come pasticcere fin dagli inizia degli anni ’70.
Negli anni ’90 arrivano così le prime esperienze nel mondo del lavoro per poi maturare rinomate specializzazioni e stage di perfezionamento grazia alla “scuola” di Famiglia, fino ad arrivare alla sua consacrazione nel 2006, quando decide di mettersi in proprio e aprire una pasticceria nella località di Tor San Lorenzo, in provincia di Roma, specializzata in dolci Salernitani.
Una piccola bottega di neanche 50 mq che non passa inosservata dalla clientela costretta a file interminabili per gustare le tante prelibatezze che offriva. Apprezzato per le sue specialità campane, ma anche i suoi lievitati, naturalmente in primis panettone e colomba, e per tante altre sue eccellenti creazioni, Vincenzo decide di ingrandirsi e offrire un servizio più importante ai suoi clienti. In pochi anni, acquista il locale del vicino, per poi ingrandirsi e arrivare a 200mq interni con oltre 150 posti a sedere esterni diventando di fatto, una delle pasticcerie più importanti del litorale romano. Un successo che gli consentirà nei anni altri quattro punti vendita con i suoi fratelli ad Ardea (località Nuova Florida), Anzio, Pomezia e Roma.
Una storia d’amore e di passione che si tramanda di generazione in generazione, in una famiglia che ha fatto della pasticceria un’arte preziosa grazie proprio a Carmelo, prima, e poi proprio Vincenzo. Un legame padre-figlio indissolubile, che si fonde con la passione, l’impegno e la dedizione di una tradizione che va avanti ormai da 50 anni e che ha permesso alla Famiglia Guiderdone di raggiungere traguardi straordinari, diventando punto di riferimento per tutti quei clienti golosi di prodotti di alta qualità tramandati ora da ben 3 generazioni, frutto di un’antica bottega famigliare, diventata un marchio prestigioso della Capitale.
“Da quando ero ancora un bambino, mi incantava osservare mio padre mentre sapientemente preparava le sue ricette, e di tanto in tanto mi coinvolgeva facendomi svolgere piccoli compiti – ricorda il maestro pasticcere Vincenzo Guiderdone – Ogni giorno davo una mano nella pasticceria di famiglia, aiutando mio padre nella preparazione dei croissant e degli altri prodotti dolciari. Un lavoro che nel tempo poi ho perfezionato, grazie a collaborazioni di alta pasticceria con grandi maestri italiani“.

Il bignè di San Giuseppe di Vincenzo Guiderdone
“La ricetta tradizionale romana dei bignè di San Giuseppe prevede ingredienti semplici, genuini e facilmente reperibili – spiega Vincenzo Guiderdone – Imbiancato da una leggera spolverata di zucchero a velo, il bignè perfetto deve essere arioso e rigonfio, la cavità al suo interno ricolma di una crema pasticcera liscia, vellutata e aromatica che al morso straborda. Si, ci si sporcano le mani”.
Le dimensioni dei bignè comunque possono variare, dal formato mignon a quello maxi, e se la versione ortodossa è quella fritta, ormai è stata “sdoganato” pure il bignè al forno. Esposti in ricchi vassoi questi dolci tradizionali, si trovano in forni, bar e pasticcerie di tutta la Capitale, compresa ovviamente la Pasticceria Salernitana, che per l’occasione, nei suoi punti vendita, non rinuncierà a proporre varie versioni, tradizionalissime e innovative.
Nella speranza di avervi deliziato con questa fantastica storia della Famiglia Guiderdone e di questo dolce tipico tanto amato dai romani, inviamo a tutti un AUGURIO SPECIALE A TUTTI I NOSTRI AMATI PAPA’ .