Dopo il brutto periodo di obblighi vaccinali, restrizioni e di censure totali, scaturito dal coronavirus, si prospetta per l’umanità una nuova forma di schiavitù del terzo millennio
- articolo di Massimo Catalucci
All’OMS stanno lavorando su un trattato pandemico che, sembrerebbe togliere sovranità agli Stati in ragione delle decisioni sulla gestione sanitaria.
“E’ necessario che tutti gli Stati membri rigettino gli emendamenti riportati nel trattato pandemico dell’OMS per evitare che perdano il diritto alla loro sovranità, in termini di gestione della salute nelle loro rispettive Nazioni”.
Questo è il grido d’allarme che arriva da una voce che possiamo ritenere autorevole del Dott. Francesco Oliviero, Medico Chirurgo, specialista in Psichiatria e in Pneumologia.
Il Dott. Oliviero è stato anche un Ufficiale Medico presso il Corpo di Sanità dell’Esercito Italiano negli Ospedali Militari di Firenze, Caserta e Palermo e da 35 anni approfondisce gli studi nel campo della medicina non convenzionale occupandosi di Omotossicologia, Omeopatia, Medicina Tradizionale Cinese, Bioenergetica, Medicina quantistica e altre disciplini relative alla MNC.
In una recente intervista a Radio Mia, il Dott. Oliviero ha parlato del pericolo che sta correndo l’umanità intera riguardo le eventuali e prossime decisioni che potrebbero essere avallate ai tavoli di lavoro, che inizieranno il 27 maggio, ovvero, tra pochi giorni, dagli Stati in ragione del trattato pandemico dell’OMS.
I punti essenziali su cui dovremo concentrare la nostra attenzione, possiamo riassumerli in forma sintetica anche se non esaustiva, ma indicativa e di per sé già sufficientemente allarmante, in quanto segue:
“C’è la concreta possibilità di una minaccia alla sovranità individuale e alla sovranità degli stati membri nel proprio Paese riguardo la salute” – dichiara ai microfoni della radio palermitana, il Dott. Oliviero.
“Il regolamento sanitario internazionale – aggiunge il Medico chirurgo – all’articolo 1) prevede di modificare le azioni che non sono vincolanti in obblighi vincolanti per gli Stati. Fino ad oggi non si parlava di obblighi vincolanti per gli Stati membri”.
“All’art 18) – continua il Dott. Oliviero – dove si parla di emergenza Sanitaria, si precisa che se scoppia un virus in un Paese (come accaduto ad esempio per il sedicente Covid-19 – NDR) l’OMS avrebbe la facoltà di dichiarare immediatamente un’emergenza sanitaria globale, togliendo di fatto la possibilità agli Stati di opporsi alla dichiarata emergenza. Quindi, tutto verrebbe riportato sotto il potere decisionale e di controllo di una singola persona, ovvero, del direttore dell’OMS, il quale avrà facoltà di imporre trattamenti sanitari; le quarantene; i lockdown; misure di restrizione al commercio, ai viaggi, trasferte, ecc..”
“Inoltre – sottolinea Il medico – l’OMS ha già mutuato dall’Unione Europea il green-pass digitale (una sorta di passaporto unificato – NDR), che servirà per dirigere e controllare, eventualmente, bloccare gli spostamenti delle persone nel mondo”.
A tutto questo, nel trattato pandemico dell’OMS, è previsto anche un articolo di censura che è un vero e proprio bavaglio alla comunicazione e alla libertà di espressione, verso chicchessia si dovesse opporre o volesse replicare in modo critico, seppur in forma autorevole in termini di conoscenze e competenze in campo medico scientifico, alle decisioni che dovessero provenire dall’OMS stesso in ragione di quanto suddetto.
Insomma, lo scenario che ci si sta prospettando, non ci presenta un futuro libero ma una forma di “schiavitù del terzo millennio”, che potrebbe concretizzarsi a breve se i cittadini non dovessero opporsi adesso a quanto si sta manovrando in termini di azioni oppressive nei confronti dell’intera umanità.
Per chi volesse seguire l’intervista integrale di Radio Mia al Dott. Francesco Oliviero, può cliccare qui. Nel frattempo è bene sottolineare che l’OMS è un’organizzazione alimentata economicamente da alcuni Stati e da Enti privati, per cui i contributi le arrivano sotto forma di risorse fisse e altre volontarie.
Ma qui c’è un dato che deve far riflettere, perché si capisce come l’OMS dipenda dai suoi investitori che le forniscono tali risorse economiche. E come si evince dalla tabella qui sotto, il più alto contribuente di fondi volontari dopo gli USA, con cui il gap di differenza è minimo, è la “Bill e Melinda Gates Foundation“. A questo punto viene da domandarsi, alla luce di quanto sta emergendo nel trattato pandemico, quanta responsabilità hanno gli investitori dell’OMS riguardo la linea da seguire in caso di emergenza sanitaria?

Per avere una visione più ampia delle risorse economiche che arrivano all’OMS e da chi, cliccare qui. Intanto aggiungiamo anche la tabella relativa ai contributi fissi.

Tornando al problema imminente del trattato pandemico dell’OMS, molti cittadini hanno già avvertito la possibilità di vedersi negate le proprie libertà a cui potrebbero andare incontro e questo, grazie anche alla sensibilizzazione collettiva che sta promuovendo nel web “CitizenGO“ a riguardo quanto qui argomentato.
Quest’ultima è una comunità di persone attive che lavorano insieme, utilizzando forme di protesta e manifestazione online atte a difendere e promuovere la vita, la famiglia e la libertà.
In questo caso specifico CitizenGO sta promuovendo nel web una petizione popolare, dove fornisce ai lettori dettagli relativi al problema qui trattato e per cui chiede una sottoscrizione popolare, proprio per porre uno stop definitivo a quanto si starebbe consumando da un punto di vista decisionale nell’OMS e che metterebbe in pericolo la libertà di scelta di ognuno di noi.
Questo il titolo della campagna oppositiva messa in atto da “CitizenGO”: “L’ultima possibilità per fermare il Trattato Pandemico dell’ONU: la petizione da 3 milioni di firme”
Le firme raccolte hanno già raggiunto quota 2.308.995, ma si vuole arrivare a quota 5.000.000 e per chi volesse saperne di più in merito a questa petizione, può cliccare a questo link.


