I lavoratori di Sviluppo Lavoro Italia, l’ente in house del Ministero del Lavoro chiamato ad essere il punto di riferimento nazionale per le politiche attive dopo la soppressione di Anpal, scioperano oggi dalle 9,30 alle 13,00 con un presidio presso la sede di Roma.
Lo sciopero è stato proclamato dalle Rsa di Fisac Cgil, First Cisl e Uilca UIL, che denunciano una paralisi organizzativa conseguente all’indeterminatezza della mission, alla mancanza di un piano industriale ed a una riallocazione delle risorse umane che in moltissimi casi non rispecchia i profili professionali dei lavoratori. Una riallocazione decisa dal presidente assieme ai suoi collaboratori più stretti, senza coinvolgere la comunità professionale, neanche attraverso il management intermedio. Una riallocazione – denunciano i sindacati – che di fatto prefigura un piano di sviluppo mascherato che fotograferà avanzamenti decisi senza criteri trasparenti.
Le Rsa Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto una sospensiva dell’ordine di servizio di riorganizzazione, per dare all’azienda il tempo necessario a sanare gli errori nell’allocazione delle risorse, che erano stati riconosciuti dallo stesso presidente negli incontri con i sindacati della scorsa settimana. Il presidente però si è rifiutato di sospendere gli effetti dell’ordine di servizio e non ha ritenuto necessario che fossero esplicitati i processi e descritte le attività che i lavoratori sono chiamati a svolgere. L’ordine di servizio assegna infatti le risorse alle aree e agli staff senza specificare funzioni, compiti e responsabilità dei lavoratori. Ogni spiegazione della logica delle decisioni è rimandata a un incontro in videoconferenza con tutti i lavoratori oggi pomeriggio, mentre un ultimo tentativo di negoziazione con i sindacati venerdì avrebbe forse potuto risolvere la vertenza.
Di fronte a questo atteggiamento verticistico, che non considera il sindacato un interlocutore con cui discutere e risolvere una situazione diventata caotica, e a una riallocazione che rischia di disperdere un patrimonio di competenze che non potranno più essere espresse, i sindacati hanno confermato lo sciopero di oggi. I lavoratori dell’agenzia che si occupa di politiche attive del lavoro in Italia pretendono rispetto.
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