Rolando Rossetti (A.N.A.B.): “Soccorrere i bagnanti col mare mosso richiede sangue freddo, preparazione certificata e una competenza specifica nella gestione del pattino”
- articolo di Massimo Catalucci
Era il 1918 quando in Italia una circolare del Ministero dei Trasporti Marittimi e Ferroviari, obbligava le Capitanerie di Porto del regno di comprovare l’idoneità nel nuoto, nonché nella pratica del primo soccorso e della respirazione artificiale, a tutto il personale in forza lavoro negli stabilimenti balneari.

Dopo che le Capitanerie di Porto delegarono l’S.N.S. per svolgere un corso propedeutico seguito da un esame di idoneità a cui seguiva il rilascio del brevetto di “Soccorritore di spiaggia”, più tardi si arrivò a configurare quella che sarebbe diventata la figura professionale del “Bagnino di Salvataggio” che, vista la sua utilità, con Legge dello stato dei primi anni ’30, diventò poi, obbligatoria in tutti gli stabilimenti balneari. Infatti, il Ministero delle Comunicazioni – Marina Mercantile con Foglio d’Ordine n. 43 del 6 maggio 1929, concesse alla S.N.S. l’autorizzazione al rilascio del “certificato di abilitazione all’esercizio del mestiere di bagnino”.
Sul litorale romano, “Rolando Rossetti – A.N.A.B.“, svolge con regolare abilitazione al soccorso ai bagnanti in spiaggia e in mare, la professione di bagnino. Grazie alla sua esperienza ultradecennale, ha affinato le tecniche di salvataggio e di voga con il pattino anche con mare mosso.

Rolando è da anni che mette a diposizione la sua esperienza ad una cerchia ristretta di persone che con il passa-parola, lo contattano per ricevere da lui i giusti insegnamenti per svolgere al meglio tale professione in spiaggia e soprattutto in mare, dove le insidie sono sempre all’ordine del giorno (con la forza della natura non si scherza).
In particolare, Rolando insegna agli allievi che fanno ricorso a lui per migliorare la loro tecnica e per aggiungere dettagli utili alla propria formazione: come si deve allestire il pattino per uscire con il mare mosso in sicurezza; la tecnica di voga e come cavalcare le onde.
“Sarebbe bello – dichiara Rolando Rossetti – se la sezione salvamento della F.I.N. nazionale, accogliesse le richieste della nostra associazione (si veda l’A.N.A.B. – NDR) e potesse realizzare con le mie tecniche un corso specifico da erogare a bagnini già certificati e/o a coloro che si stanno formando”.

Ad oggi, come narrato dallo stesso Rolando, ci sono stati in passato anche i complimenti del responsabile della F.I.N., Umberto Tramontana, quando gli presentò l’idea di fare delle sue tecniche un “BREVETTO DI VOGA PER SALVAMENTO“, da rilasciare, naturalmente, dopo un corso di almeno dieci giorni.
“Ma dall’ora non se ne è fatto nulla – prosegue Rolando – Ancora oggi, dopo tanto tempo, mi rendo conto che molti bagnini hanno difficoltà nel gestire il pattino con il mare mosso e questo rallenta o penalizza le uscite in mare dei bagnini per soccorrere gli sfortunati bagnanti in difficoltà tra le acque“.
Rolando Rossetti, che fa capo all’Associazione A.N.A.B., vorrebbe collaborare con le autorità competenti del C.O.N.I., sez. Salvamento e con le associazioni di salvataggio (F.I.N , Nazionale Salvamento Genova e altre) affinché vengano predisposti dei corsi specifici teorico-pratici con un regolamento condiviso con tutte le autorità competenti e di categoria, così come da lui indicato in ragione di una corretta, funzionale gestione e uso del pattino, in mare mosso.
“E’ da tempo che – conclude Rolando Rossetti – con la nostra Associazione ANAB, attendiamo di essere ricevuti dalle autorità sopra citate per esporre la nostra idea e poterla realizzare per la sicurezza dei bagnini e dei bagnanti. Ci auguriamo che questo nostro invito venga recepito da chi di dovere perché quanto da noi messo in campo da un punto di vista formativo, possa essere esteso ad altri nostri colleghi già in attività e a chi si appresta ad ottenere il brevetto di bagnino“.