(Meridiananotizie) Roma, 14 novembre 2012 – Lontano, difficile da raggiungere, vasto 52 volte l’Italia, coperto per il 98% da una coltre di ghiaccio che in alcuni punti può raggiungere lo spessore di 4500 metri. E’ l’Antartide meglio conosciuto come Polo Sud.Prodotto di esportazione di questo vastissimo continente di ghiaccio è la ricerca, rivolta essenzialmente a comprendere i vari processi evolutivi che prendono parte al Global Change, come lo studio dell’assottigliamento dello strato di ozono, l’effetto serra e la contaminazione a livello planetario. E la necessità, per l’Italia, di confrontarsi con le avanzate tecnologie e la pluriennale ricerca degli altri paesi, ha spinto l’ENEA a lanciare il PNRA (Programma di ricerche in Antartide) 28 anni fa. Da allora la presenza italiana in Antartide è stata sempre più costante fino ad arrivare a vantare due delle più belle e funzionali basi polari al servizio della ricerca scientifica. Giovanni Lelli, Commissario Enea.
E con l’intento di raccontare la presenza italiana nel continente attraverso foto, filmati e reperti scientifici nasce la mostra “Obiettivo Antartide”, promossa dall’ENEA e realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Antartide e del National Geographic Italia e ospitata nel foyer del teatro Eliseo dal 13 novembre al 16 dicembre 2012. Accanto alle foto scattate dal fotografo Paul Nicklen, ospitato dal PNRA, sarà esposta una raccolta di foto storiche sulle prime avventurose spedizioni. La mostra sarà inoltre occasione per ammirare la preziosa collezione di meteoriti, fossili e rocce raccolti dai ricercatori.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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