(Meridiananotizie) Roma, 27 novembre 2012 – La Confesercenti di Roma e del Lazio, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, ha realizzato uno studio sull’andamento dei fabbisogni finanziari condotto sugli ultimi 3 bilanci di esercizio su un campione di 5000 imprese associate, proponendo un riordino della filiera delle garanzie nella Regione. La Tavola rotonda è stata convocata per chiedere infatti la valorizzazione dell’intesa del garante Basilea II° da parte delle banche che hanno smesso di finanziare le piccole e medie imprese territoriali. A parlarne il Presidente Confesercenti Roma e Lazio, Valter Giammaria: “Le banche devono riaprire i rubinetti del credito verso le piccole e medie imprese, bistrattate. Il 35-40% delle pmi vedono rifiutate le proprie richieste di finanziamento da parte delle banche. Questo non è più possibile anche perché le pmi sono il motore dell’economia nazionale e invece in questo momento vengono abbandonate sia dalle banche sia dalla politica istituzionale, locale e nazionale. Noi oggi chiediamo che le pmi non vangano fatte morire nell’indifferenza, sia della politica che delle banche”.
A parlare dei motivi per cui le banche appaiono sempre più restie nel finanziare piccole e medie imprese il presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, Giancarlo Cremonesi: “La crisi finanziaria che ha colpito tutto il mondo occidentale e in particolare il nostro Paese ha fatto sì che le banche per mantenere dei livelli di sicurezza hanno dovuto stringere o hanno voluto restringere la concessione del credito. Questo ovviamente colpisce il nostro tessuto imprenditoriale che è fatto da piccole e piccolissime imprese per oltre il 98% e che ha bisogno di accesso al credito per potere investire, agire, competere. Non abbiamo un tessuto industriale di grandissime imprese come in altri paesi come Francia, Germania, Inghilterra, che possono accedere a mercati di capitali diversi. Le nostre imprese che spesso sono sottocapitalizzate hanno l’assoluta necessità di accedere al credito ordinario. In questo momento le banche non concedono credito ordinario o lo concedono con il contagocce. Questo sta facendo secondo noi un danno irreparabile al nostro sistema economico”.
Il servizio di Maria Maddalena D’Urso
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