(Meridiananotizie) Roma, 18 dicembre 2012 – “Passerà la nottata dell’auto?” Se lo chiedono ACI e Censis nella ventesima edizione 2012 del “Rapporto Auto”, presentata questa mattina a Roma da Automobile Club d’Italia e dalla Fondazione Censis. Il profilo che emerge è quello di un comparto stretto nella morsa di una crisi senza precedenti, chiamato a fronteggiare prospettive tutt’altro che rasserenanti. Crollano le vendite di auto, moto e ciclomotori. Dimezzata la propensione all’acquisto di auto nuove, dal 7,4% nel 2011 al 3,7% di quest’anno. Il 52,6% degli intervistati non ha intenzione di comprare un’auto nei prossimi tre anni. Di segno negativo anche il mercato dell’usato. L’auto costa in media 3.425 euro l’anno, la benzina è aumentata in dieci mesi del 16% ed il costo al chilometro è cresciuto dell’11,3%. L’assicurazione è aumentata del 3,2%.
La crisi, però, ha anche qualche ricaduta positiva: crescono le rottamazioni, si riducono i consumi di carburanti, diminuiscono gli incidenti e i morti sulle strade. Positivi i riflessi anche sul fronte dei comportamenti, dove l’impoverimento rende tutti più virtuosi: si riducono drasticamente le infrazioni; l’uso del mezzo privato si concentra nei week-end, si utilizzano di più mezzi pubblici e biciclette. “L’automobile è ormai un lusso di cui però non si può fare a meno perché non c’è ancora alternativa” dichiara Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI. “Negli anni Settanta l’automobile era un simbolo della classe media, oggi non lo è più” spiega il Presidente Censis, Giuseppe De Rita.
Il servizio di Giulia Terrana
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