(Meridiananotizie) Roma, 25 gennaio 2013 – Mentre il saldo di opinioni delle pmi sull’andamento degli ordinativi resta negativo, sebbene con una lievissima attenuazione rispetto al primo semestre 2012 (da -35 a -34), quello del fatturato extra UE peggiora passando da -14 a -19. Il saldo di opinioni sull’andamento della produzione resta stabile allo stesso valore registrato sei mesi prima (-36 punti). La pressione fiscale è al primo posto nella lista dei vincoli alla competitività, con il 24,7% delle risposte, cui segue il costo del lavoro (22,3%).
Questo quanto risulta dall’indagine realizzata da Federlazio sullo stato di salute delle piccole e medie imprese del Lazio nel semestre luglio-dicembre 2012, realizzato su un campione di 350 imprese associate, sia manifatturiere che dei servizi. Nonostante il quadro emerso dallo studio non sia incoraggiante, se si analizzano a fondo le risposte delle imprese si riescono a scorgere dei pur lievi segnali di risveglio. Si potrebbe dire che la situazione economica del Lazio continua a peggiorare ma a un ritmo più lento. “Pensiamo che occorra oggi ridare orgoglio al fare impresa” sostiene il presidente Federlazio, Maurizio Flammini.
Il servizio di Giulia Terrana
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