“Non v’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Non v’è peggior rappresentante dei cittadini che al posto di agire nell’interesse della comunità si muove solo per protagonismo, rancore e mala fede.
È il caso dei consiglieri d’opposizione, non tutti per la verità. La risposta del sottoscritto in Consiglio Comunale è inequivocabile, esaustiva e facilmente consultabile per chiunque voglia comprendere gli esatti termini della vicenda.
La si può reperire agevolmente sul sito istituzionale e nei verbali di Consiglio.
I consiglieri tirano fuori norme a caso, fanno un uso maldestro per tornaconto politico di una vicenda, la permanenza dell’ospedale Spolverini nel cuore di Ariccia, che è di vitale importanza per la nostra comunità.
L’assegnazione all’ASL RM6 in comodato del complesso ospedaliero L. Spolverini si colloca nell’ambito di un più ampio accordo tra amministrazioni pubbliche per la tutela della salute dei cittadini, valore riconosciuto dalla nostra Costituzione.
Nella seduta del Consiglio Comunale 30 Gennaio 2025 i cittadini hanno avuto finalmente la possibilità di distinguere tra chi è a favore dei servizi sanitari per tutti e chi lo è per pochi; tra chi è a favore delle Case di Comunità e della medicina territoriale e chi è per le cure a distanza; tra chi sostiene la sanità pubblica e chi invece sotto mentite spoglie ne auspica la dissoluzione; tra chi è per la chiusura di fatto dell’ospedale Spolverini e chi si batte per tenerlo in vita.
La proposta di alcuni consiglieri di opposizione, ed in primis del dott. Cianfanelli, è di trasformare lo Spolverini in sede per associazioni, pagate dal Comune e quindi dai cittadini, anziché in centro di cura e prevenzione e diagnostica pubblica pagato esclusivamente dalla ASL RM6.
Ed è strumentale e stravagante fondare questa proposta sulla circostanza, come affermato in consiglio dal dott. Cianfanelli, che alcuni spazi dell’ospedale siano destinati a ricovero di scatoloni e radiografie datate.
E questo ignorando che le attività dell’ospedale vanno dal Consultorio Familiare al Centro Salute Mentale; dall’Infermiere di Famiglia e di Comunità alle visite specialistiche ambulatoriali sino ai Servizi Riabilitativi ed alle attività formative di livello Universitario, con l’istituzione della Scuola Universitaria Logopedisti e la Scuola Universitaria di Fisioterapia.
Servizi che nel loro insieme determinano livelli occupazionali pari all’impiego di 250 operatori sanitari e l’accesso alla struttura di circa 500 utenti in media giornaliera.
Forse il dott. Cianfanelli dimentica la costituzione, all’epoca in cui era lui sindaco, del comitato contro la chiusura dell’Ospedale e dunque contro la sua stessa amministrazione che ne proponeva la chiusura.
Cari cittadini la verità è un’altra e cioè che, quando si è a corto di idee, quando non si dispone di argomentazioni plausibili, quando il consenso dei cittadini scarseggia, si predilige fare confusione e ed alimentare un’informazione scorretta.
Il dispiacere è che questo avvenga utilizzando in modo strumentale questioni che riguardano la salute dei cittadini e la loro possibilità di accedere facilmente al servizio sanitario, continuando ad usufruire di un presidio ospedaliero a portata di mano, che in più di cento anni di storia ha reso importante e nota Ariccia anche altrove”.
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