(Meridiananotizie) Roma, 10 maggio 2013 – Cinquecentomila euro complessivi, per un massimo di 50mila euro a progetto. Supportare l’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività, come ad esempio il monitoraggio ambientale, lo sviluppo di nuovo materiali, l’efficienza energetica, i sistemi di trasporto intelligente e di geolocalizzazione. Regione Lazio, tramite Bic Lazio, l’Agenzia spaziale europea (Esa) e l’Agenzia spaziale italiana (Asi) hanno siglato oggi, presso la sede dell’Asi, a Tor Vergata, un nuovo accordo volto alla crescita delle start up laziali innovative. I fondi, per un periodo di due anni: dal 2103 al 2104, sono stanziati interamente da Esa e Asi. La sigla odierna, ha dato il via al bando Esa Bic Lazio, che nasce all’interno del programma di Trasferimento tecnologico dell’Agenzia spaziale europea, e prevede che le imprese ed i ricercatori abbiano non solo un supporto per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale da parte di Bic Lazio, ma anche uno di tipo tecnico da parte di Esa e Asi, unitamente ad un contributo finanziario. L’iniziativa si rivolge a ricercatori ed aziende provenienti da uno degli “Stati membri dell’Esa” che intendono avviare nel Lazio la propria attività imprenditoriale. A presentare il progetto, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il presidente Asi Enrico Saggese, l’Esa director of technical Franco Ongaro e il direttore generale di Bic Lazio Gianluca Lo Presti.
“Bisogna unire le eccellenze che ci sono nel Lazio – ha detto Zingaretti – e troppo spesso ce ne dimentichiamo. In questo caso Asi ed Esa, grazie al contributo della Regione e di Bic Lazio, possono tentare di trasportare questo sapere, queste tecnologie, per trasformarle in nuova imprenditoria. Questo non avviene solitamente, o avviene con difficolta’. Il ruolo della Regione e’ proprio quello di facilitare questo incontro perche’ si esce dalla crisi facilitando le aziende a rinnovarsi ma anche costruendone di nuove e permettendo a tanti ragazzi e ragazze che stanno uscendo dalle universita’ di non scappare dall’Italia, ma trovare qui l’opportunita’ attraverso la ricerca, la scienza, lo studio, il sudore, di fare impresa e di creare ricchezza nel nostro Paese”. “Dalla crisi si esce modificando il sistema – ha proseguito ancora il governatore del Lazio – ma e’ impensabile uscirne se non si pensa a costruire e rafforzare nuovo modello di sviluppo. Nel Lazio abbiamo dei poli produttivi e di ricerca molto importanti che devono essere supportati affinché questa grande ricchezza diventi sempre più pilastro del nostro nuovo modo di sistema produttivo. I sistemi territoriali devono infatti trovare la strada per nuovi percorsi di crescita. Noi crediamo che un punto di svolta, poi, sarà la nuova programmazione europea 2014-2020. Per questo penso sia importante creare un’unica cabina di regia con tutti gli attori sociali, di ricerca affinché questa programmazione sia pensata insieme e sia quello luogo dove si concretizzano progetti di sviluppo e innovazione”.
Il servizio di Domenico Lista