Stasera alle 21.15 al Cortile Podestà di Siena, nell’ambito della rassegna “Sboccia l’Estate2025 ” diretta da Vincenzo Bocciarelli, va in scena “MADRI MARES//MOTHERS” della drammaturga catalana Angels Aymar. Lo spettacolo svela le storie delle madri dietro figure epiche (come l’assassino di Trotsky, Einstein e Callas), indagando maternità, ombre e destino con un cast internazionale.
Stasera, giovedì 23 giugno 2025, la rassegna “Sboccia l’Estate” diretta dall’attore Vincenzo Bocciarelli regala a Siena un fiore raro e potente: “MADRI MARES//MOTHERS”, opera della poliedrica artista catalana Angels Aymar. Appuntamento alle 21.15 nel suggestivo Cortile Podestà per uno spettacolo che trafigge il mito della storia per indagare il sangue, il silenzio e la resilienza delle donne che ne hanno tessuto le trame nascoste.
Aymar, drammaturga, regista e attrice di fama internazionale – autrice di oltre trenta opere premiate e rappresentate in tutto il mondo, prima catalana invitata al PEN World Voices Festival di New York – porta in scena un coraggio femminile che sfida i riflettori della celebrità. Non sono le icone ad essere protagoniste, ma le loro madri: figure spesso relegate nell’ombra, custodi di segreti, portatrici di destini pesanti come macigni.
Lo spettacolo, presentato in prestigiose anteprime dal Festival Grec di Barcellona a New York, dà voce e corpo a: Eustaquia (Maria Caridad del Río Hernández), madre di Roberto Mercader, l’assassino di Lev Trotsky; Mileva Marić (Angels Aymar), geniale prima moglie di Einstein e madre dei suoi tre figli, la cui luce fu oscurata; Evangelia Dimitriadou (Elizabeth Hess), madre della divina Maria Callas; E altre figure incarnate da un cast internazionale (tra cui Rita Ceccarelli).
Attraverso un linguaggio teatrale intenso e poetico, Aymar smonta le narrazioni epiche per mostrare la materia umana, greve e vibrante, che le alimenta. Quale peso ha partorire un assassino? Quale ferita nascondere un genio? Quale solitudine accompagnare una diva? “MADRI MARES//MOTHERS” è un viaggio nei laboratori dell’amore e del dolore che forgiano il corso degli eventi, un inno corale alla complessità del ruolo materno tra adorazione, sacrificio e ribellione.
Sotto il cielo stellato del Cortile Podestà, culla rinascimentale di storia, Siena accoglie così una delle voci più originali e premiate del teatro contemporaneo europeo. Un’occasione unica per assistere a un lavoro che fonde rigore storico, profondità psicologica e potenza drammaturgica, firmato da un’artista il cui palmarès – dal Premio Andreu Solsona alle residenze al Teatre Nacional de Catalunya e al Wilma Theatre di Philadelphia – ne certifica il valore assoluto.