(MeridianaNotizie) Roma, 25 giugno 2013 – Continuerà a scegliere in base ai curricula Ignazio Marino per comporre la sua giunta. Un organico che sembra ancora in alto mare a causa dei numerosi no incassati, gli ultimi in ordine di tempo quelli della Buonaccorsi e della Dragotto, inizialmente scelta come assessore all’urbanistica. Continuano ad essere giornate nere per il neo eletto sindaco che stamattina ha dovuto scontrarsi con il deus ex machina della politica odierna, Beppe Grillo, che ha imposto ai suoi di seguire le decisioni nazionali e di non scherarsi con nessuno.
E i quattro grillini chiamati al colle del campidoglio hanno, democraticamente, rifiutato deleghe alla legalità e alla sicurezza, rimettendo la decisione finale alla rete. Si sbilancia Enrico Gasbarra che in un comunicato da lo stop ai 5 stelle: «Dimostra per l’ennesima volta d’essere il padre padrone di un movimento utile solo a se stesso e al suo protagonismo distruttivo e demagogico. Le parole usate contro il Movimento 5 Stelle di Roma che stava aprendo un dialogo programmatico e non politico con il sindaco Ignazio Marino confermano che Grillo sa offrire agli italiani e oggi ai romani solo rabbia e denigrazione». Dalla riunione tra PD e Sel, svoltasi nel pomeriggio a pronunciarsi è Torricelli: «Le elezioni sono state vinte da una coalizione formata principalmente da Pd e Sel che hanno avuto la delega dai cittadini per governare – spiega il coordinatore romano Torricelli – Non mi pare ci siano allargamenti in vista, nè saremmo disponibili a farne». Incertezza, rifiuti e ancora tanto da fare per il sindaco in bici, che molto probabilmente dovrà pedalare ancora parecchio prima di riempire gli scranni più alti della Giulio Cesare.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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