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“In 7 anni di piani di rientro abbiamo avuto la fuoriuscita di 6.500 dipendenti dal sistema sanitario e solo 500 sono stati sostituiti”. Un risultato “drammatico”, secondo Zingaretti.
(MeridianaNotizie) Roma, 23 luglio 2013 – Stabilizzazione dei precari, accordo con i policlinici universitari e una centrale unica di acquisti. Questi i principali obiettivi necessari a far ripartire la sanità nel Lazio. Una serie di punti chiave emersi durante l’incontro della Commissione Politiche sociali e salute del Consiglio regionale. La prima emergenza da affrontare con il Governo, secondo il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, è l’uscita dalla rigidità del blocco del turn over nel Lazio. “In 7 anni di piani di rientro abbiamo avuto la fuoriuscita di 6.500 dipendenti dal sistema sanitario e solo 500 sono stati sostituiti”. Un risultato “drammatico”, ha sottolineato Zingaretti, un blocco durato 7 anni che “sta creando un problema di esclusione di un’intera generazione di professionisti del Lazio.” Inoltre la centrale unica degli acquisti si dovrà occupare degli acquisti di tutta la Regione ma anche delle partecipate, per evitare che ognuno vada per la sua strada e che si comprino gli stessi prodotti con prezzi diversi. “Entro ottobre – ha spiegato Zingaretti – forniremo al Consiglio un quadro con numeri certi su quanto questa struttura può offrire in termini di risparmi, che partendo dai prezzi Consip della pubblica amministrazione in giù, possono raggiungere i 300-400 milioni l’anno.”
Per quanto riguarda il rapporto con i policlinici universitari “stiamo lavorando per definire un accordo serio, indispensabile per mettere sotto controllo la spesa.” Secondo Zingaretti è necessario perseguire una maggiore “chiarezza della governance, che oggi è troppo segnata da una varietà dei rapporti con i vari policlinici, e chiarezza della separazione tra ricerca e assistenza. “È stato il primo di una serie di incontri, mirati a costruire una nuova sanità regionale e ad accompagnare la Regione Lazio nel percorso di uscita da un Piano di rientro che, dopo 7 anni, ha finito per devastare l’offerta di servizi e la qualità percepita dal cittadino, nonché le prospettive dei professionisti sanitari.” Così il presidente della VII commissione Politiche sociali e Salute del Consiglio regionale del Lazio, Rodolfo Lena.
In occasione della presentazione delle linee programmatiche, esposte dal Governatore Zingaretti in qualità di commissario ad acta per la sanità del Lazio, il capogruppo regionale della Lista Civica Bongiorno, Pietro Sbardella, ha presentato una proposta di legge che coniuga semplificazione e taglio dei costi. “Non ho inventato l’acqua calda – ha sottolineato Sbardella – ho semplicemente una proposta di legge di due legislature che in un unico articolo provvede a ridurre il numero delle Asl da 12 a 6.”
Il servizio di Teresa Ciliberto
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