Nel corso dei vari appuntamenti sui quali è articolato il festival, saranno allestiti spazi legati alle attività più importanti, dove si muoveranno i protagonisti dell’epoca: soldati, senatori, matrone, schiavi e uomini comuni, impegnati a vivere e sopravvivere a Roma.
(MeridianaNotizie) Roma, 9 settembre 2013 – A partire da oggi, fino al 15 settembre, il Circo Massimo ospiterà i ‘Ludi Romani’, un’iniziativa che si propone di raccontare la cultura e la civiltà romana, coniugando ricerca filologica e intrattenimento, approccio scientifico ed esperienza emozionale, riflessione e divertimento. A sostenere ‘Ludi Romani’ è Promoroma, un’azienda speciale della Camera di Commercio, che si occupa di turismo e valorizzazione dei beni culturali. “A Roma abbiamo la necessità di promuovere il turismo, perché su di esso vivono e crescono molte aziende, quindi noi, come Promoroma, abbiamo deciso anche quest’anno di sostenere l’iniziativa e di apportare anche qualche novità – spiega Roberto Novelli, direttore generale di Promoroma – ad esempio promuovere il festival come pacchetto turistico, presentare attività artigianali legate all’Impero romano e realizzare, insieme ad Azienda Romana Mercati, un opuscolo illustrativo sulla cucina dell’antica Roma”.
La manifestazione, giunta ormai alla quarta edizione, è strutturata sulla falsariga di alcuni festival europei, impegnati nella divulgazione e promozione del patrimonio culturale legato alla civiltà romana. Questa vocazione internazionale ha fatto sì che si creasse un dialogo costruttivo con paesi come la Spagna, la Germania e la Polonia. Fin dalla prima edizione e’ nata una collaborazione con il festival di ‘Tarraco viva’, la più gran kermesse del genere che si svolge ognimanno a Tarragona, in Spagna. Nell’edizione 2013, Ludi Romani ospiterà, inoltre, ‘Arde Lucus’, un importante evento sulla civiltà romana che si tiene a Lugo, in Galizia (Spagna), città patrimonio mondiale dell’Unesco. L’offerta culturale prevede la realizzazione di numerose attività come rappresentazioni teatrali, dimostrazioni di giochi, parate militari, letture e conferenze, appuntamenti enogastronomici, visite guidate, con l’obiettivo di divulgare al grande pubblico la conoscenza della cultura e della civiltà romana.
Nel corso dei vari appuntamenti sui quali è articolato il festival, saranno allestiti spazi legati alle attività più importanti, dove si muoveranno i protagonisti dell’epoca: soldati, senatori, matrone, schiavi e uomini comuni, impegnati a vivere e sopravvivere a Roma. I siti interessati sono stati scelti in base a criteri quali visibilità, importanza del circuito museale e necessità di valorizzazione. Il festival, da quest’anno, vuole rappresentare un ponte tra il mondo della cultura e quella del lavoro, da qui l’idea di convolgere in una manifestazione ad hoc, chiamata “In venienda”, start up dei beni culturali. “Ludi Romani non è solo una manifestazione, ma anche un progetto, – afferma Giulio Ranaldi, direttore artistico di ‘Ludi Romani’– articolato in molti appuntamenti che si terranno nel corso dell’anno, come ad esempio un convegno sulla cultura a Roma e la manifestazione ‘in venienda’ sul tema delle start up dei beni culturali, perché riteniamo la cultura il tesoro principale e la vera materia prima su cui l’Italia, e Roma nello specifico, deve investire.
Stiamo cercando di veicolare un messaggio culturale positivo, senza dare giudizi né morali né politici sull’impero romano, noi lo raccontiamo, con le sue luci e le sue ombre, cercando, attraverso dei criteri storiografici, di dare un’immagine reale, senza filtri, della storia”. Per quanto riguarda l’affluenza, Ranaldi è ottimista: “L’anno scorso la kermesse ha attratto circa 12mila visitatori, negli anni precedenti oscillavamo tra i 6 e gli 8mila. Quest’anno puntiamo a dei numeri molto più alti, 50mila persone, e la scelta di una location come il Circo Massimo è stata una scelta strategica”.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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