Si cerca ora l’auto del ragazzo nell’ipotesi di un suo allontanamento per raggiungere un posto appartato dove togliersi la vita 
(MeridianaNotizie) Roma, 23 settembre 2013 – «Ho fatto una cavolata, adesso vado ad ammazzarmi». Questa la telefonata fatta stamane al 112 da un uomo che ha fatta scattare l’allarme in tutta la zona di Villacidro, nel Medio Campidano, a circa 40 chilometri da Cagliari. Poco prima delle 13 è stato trovato il corpo della ragazza, riverso in una stradina di campagna. Marta Deligia, barista nel locale «Capoverde» di Villacidro, avrebbe dovuto aprire l’esercizio alle 7 di questa mattina, ma nessuno l’ha vista e il bar è rimasto chiuso. La telefonata di Pintus risalirebbe all’alba di questa mattina.
Da quel momento di lui non si sono avute più notizie. I carabinieri hanno chiesto l’autorizzazione al magistrato per poter utilizzare il sistema informatico che consente attraverso il Gps di rintracciare le chiamate. In questo modo si arriverebbe al luogo esatto dell’ultima drammatica telefonata dell’uomo e le ricerche si muoverebbero in un perimetro ben circoscritto. Si cerca, in particolare, l’auto di Pintus nell’ipotesi di un suo allontanamento per raggiungere un posto appartato dove togliersi la vita. Le indagini su quello che si profila come un omicidio-sucidio sono condotte dai militari della compagnia di Villacidro e coordinate dal comando provinciale di Cagliari.
Nel corso della mattinata, c’è stata una seconda telefonata dell’uomo scomparso. Questa volta ha chiamato la sorella e non i carabinieri per dirle che «non voleva fare trent’anni di galera». Nelle ricerche sono impegnati i carabinieri anche con l’ausilio di un elicottero.
Il servizio di Luisa Deiola
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