L’incontro tra il segretario del Pdl Angelino Alfano e Silvio Berlusconi è stato caratterizzato da toni molto duri con l’ex vice premier che avrebbe confermato a Berlusconi l’intenzione di non voler staccare la spina a Letta
(MeridianaNotizie) Roma, 1 ottobre 2013 – “Rimango fermamente convinto che tutto il nostro partito domani debba votare la fiducia a Letta. Non ci sono gruppi e gruppetti”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano. Bondi ad Alfano, voto fiducia solo se me lo chiede Cav – ”A questo punto, pur essendo convinto che la cosa migliore sia sfiduciare questo governo, voterò la fiducia solo se me lo chiedesse il Presidente Silvio Berlusconi. Nessun altro”: così Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, ribatte in una nota a Angelino Alfano. Le trattative per cercare di evitare la frattura nel Pdl sono tutt’ora in corso. A quanto raccontano l’incontro tra il segretario del Pdl Angelino Alfano e Silvio Berlusconi sia stato caratterizzato da toni molto duri (così come quello avvenuto ieri sera) con l’ex vice premier che avrebbe confermato a Berlusconi l’intenzione di non voler staccare la spina a Letta. Sul tavolo sarebbero stati prospettati diversi scenari da quello della costituzione di gruppi autonomi (le adesioni sarebbero oltre 30) a sostegno dell’esecutivo all’idea di ritentare la strada dell’appoggio esterno, ipotesi però già bocciata dal Cavaliere.
La voce che circola alla Camera è che a questo punto Berlusconi potrebbe tornare sui suoi passi. All’ex capo del governo infatti sarebbe stato fatto presente che al di là di Alfano, anche gli altri ministri sono pronti a lasciare un partito in cui non si riconosco più e a sostenere il governo. Nulla però è ancora deciso e lo dimostra il via vai tra palazzo Chigi e via del Plebiscito. Fervono i contatti tra le cosiddette colombe del Pdl per dar vita a dei gruppi autonomi e sostenere il governo Letta in dissenso da Silvio Berlusconi. Al di là delle adesioni, chi si sta occupando di organizzare la scissione, avrebbe già pronto il nome ‘Nuova Italia’ con cui battezzare il nuovo soggetto politico. ‘‘Mi risulta che il segretario Alfano ha chiesto la mia testa come condizione per mantenere l’unita’ del Pdl-Forza Italia. Detto che ciò dimostra la strumentalità della protesta in corso da parte dei nostri ministri dimissionari, non voglio offrire alibi a manovre oscure e pericolose”. Così Daniela Santanchè che pertanto, aggiunge ”la mia testa la offro spontaneamente al segretario Alfano, su un vassoio d’argento, perche’ l’unica cosa che mi interessa per il bene dei nostri elettori e dell’Italia e’ che su quel vassoio non ci finisca quella del presidente Berlusconi”. Spunta l’ipotesi di un gruppo autonomo, denominato Pdl-Ppe, al Senato che potrebbe essere rappresentato da una trentina di senatori provenienti dalle file del Popolo della liberta’, almeno questo sarebbe l’obiettivo dei promotori, per un patto di legislatura fino al 2015. La voce di questa operazione, che non trova conferme in chiaro, sta circolando in ambienti parlamentari da stamane.
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